CAPITOLO II
L'OFFERTA TURISTICA E
LA SUA STRUTTURA SPAZIALE
Portofino vanta un'offerta turistica assai articolata
ispirata all'insegna della bellezza, dell'eleganza e dell'esclusività che pu˜
essere classificata in quattro differenti categorie di risorse (ambientali,
culturali, sportive e ricettive).
2.1- Le risorse
ambientali
Come in parte già stato osservato, fin dai tempi della sua
scoperta Portofino venuta a costituire un'attrattiva paesaggistica di grande
fascino per la spettacolare scenografia offerta dalle pareti montuose a picco
sul mare e dai pendii terrazzati a orto o a uliveti. In particolare, il
promontorio stato trasformato in Parco Regionale nel 1977 su una superficie
che interessa non soltanto l'area comunale oggetto di studio, ma anche i
territori dei comuni di Santa Margherita Ligure e Camogli . Il Monte di Portofino
attraversato da un reticolo di itinerari a mezza costa che permettono
escursioni naturalistiche di straordinaria bellezza: il turista all'interno del
parco guidato da indicazioni segnaletiche riguardanti la morfologia del
percorso prescelto, ed anche agevolato dalla presenza di punti di sosta,
servizi igienici e di ristorazione. I punti panoramici raggiungibili sono
innumerevoli e sono ammirabili dal turista proprio laddove il promontorio si
apre a picco sul mare lasciando lo spazio alla distesa marina del Golfo del
Tigullio e del Golfo Paradiso (Fig.12). Oltre a costituire un richiamo
turistico per le sue bellezze ambientali, i percorsi del Monte di Portofino
conducono a mete d'interesse artistico culturale, tra le quali spicca l'abbazia
dei Doria simbolo
della piccola baia di San Fruttuoso di Camogli .
Oltre ad essere caratterizzato da particolari specie
floristiche e faunistiche, il Parco di Portofino presenta un buon rapporto tra
ambiente naturale e interventi umani. Il turista, infatti, dopo aver percorso
sentieri ricchi di erica, pungitopo, felci, euforbia, piante rupestri e pini si
vede circondato da coltivi che sembrano non avere conosciuto qui il trascorrere
dei secoli, in quanto l'ulivo viene ancora periodicamente potato e ripulito dai
parassiti, cos“ come la vite borda le fasce sostenute da muri a secco, tuttora
incredibilmente mantenuti con la dovuta cura; infine scendendo verso valle
ville e giardini sostituiscono gradualmente le case contadine e gli orti,
offrendo cos“ un paesaggio che assume caratteri intermedi tra le zone in cui
permane il legame dell'uomo con la terra e quelle a sfruttamento esclusivamente
turistico .
Per valorizzare ulteriormente l'offerta turistica attraverso
le risorse ambientali, nel febbraio 2006 i comuni di Portofino, Santa
Margherita Ligure, Camogli, il Consorzio di Gestione dell'Area Marina Protetta
di Portofino e il Parco Regionale di Portofino hanno costituito l'Area
Turistica del Promontorio di Portofino, un contesto spaziale che si deciso di
coinvolgere nella programmazione di eventi, spettacoli ed escursioni
naturalistiche congiunte, tutte attività che saranno coordinate in modo da
offrire un ventaglio estremamente diversificato di prodotti .
Non a caso, già a partire dall'estate 2006 sono stati allestiti manifesti per
rendere note sia le rassegne estive organizzate dai tre comuni, e quindi
permettendo ai turisti di articolare il proprio soggiorno in tutte le località
del Promontorio, sia il calendario di escursioni che coniugheranno la ricchezza
del mare con le bellezze e la biodiversità terrestre del Monte: se da una lato
sarà infatti possibile percorrere a piedi i sentieri del Parco, giungere a San
Fruttuoso di Camogli per poi imbarcarsi e andare a visitare i fondali, pur non
essendo subacquei, dall'altro alcune guide terrestri e marine offriranno i loro
servizi per fornire informazioni ai turisti amanti della natura .
La Riserva Marina rappresenta per Portofino un'altra risorsa
ambientale di grande importanza turistica: istituita il 26 aprile 1999 con il Decreto
del Ministero dell'Ambiente, comprende i comuni di Camogli, Portofino e Santa
Margherita Ligure nel tratto di mare che
circonda il Promontorio, un'area di grande interesse per la conservazione della
biodiversità del Mediterraneo. Il consorzio di gestione, formato dalla
provincia di Genova, dai Comuni di Portofino e Santa Margherita Ligure e
dall'Università degli Studi di Genova, oltre a favorire iniziative di
educazione ambientale per le scuole e ricerca scientifica per le Università,
organizza visite naturalistiche ai propri fondali, rivolte a tutti coloro che
non hanno la possibilità di effettuare escursioni subacquee. Questa attività,
conosciuta come seawatching, consiste appunto nell'osservazione della
natura attraverso l'uso di un'apposita imbarcazione e di un equipaggio che
comprende anche una guida ambientale in grado di spiegare le immagini e i suoni
offerti dagli abissi .
Per gli appassionati ed esperti d'immersioni subacquee
esiste nel borgo il centro Diving Capodoglio, che mette a disposizione
attrezzature e guide per le immersioni nell'area marina protetta, mentre per
valorizzare maggiormente le tradizioni legate al mondo della pesca stato
creato il pescaturismo, attività che consente di dedicarsi allo svolgere attività
turistico-ricreative organizzate da un'apposita unità navale preposta alla
pesca. Si tratta quindi di un'attività ludica in cui il concetto di turismo
responsabile legato sia alle nuove esigenze di valorizzazione e riscoperta della realtà
sociale ed ambientale dei luoghi pi suggestivi e delle antiche tradizioni
della cultura del borgo, sia alla possibilità di offrire al visitatore
l'inserimento armonico nel contesto preesistente senza alterarne le preziose
particolarità, permettendo inoltre agli usi e alle tradizioni marinare nuove
possibilità di rilancio. Il pescaturismo darebbe molteplici vantaggi tra cui il
mantenimento di quell'integrità sociale ed economica spesso danneggiata dal
voler promuovere attività che non tengono conto del contesto locale; una valida
risposta ai problemi legati alla pesca, con la possibilità di integrazione del
reddito degli operatori del settore attraverso un'attività non contrastante la
loro stessa identità storica e culturale; la razionalizzazione del prelievo
delle risorse, ottenuta tramite l'orientamento verso una graduale
diversificazione delle attività produttive .
Sempre nell'ottica della salvaguardia ambientale l'Area
Marina risulta protetta da vincoli e divieti differenziati da zona a zona:
infatti la zona A, limitata dall'insenatura denominata Cala Dell'Oro, stata
riconosciuta riserva integrale, la zona B compresa tra la Punta del Faro di
Portofino e Punta Chiappa caratterizzata invece da scogliere sommerse di
notevolissimo valore naturalistico in cui si possono ammirare vari tipi di
gorgonie, corallo rosso e numerose specie di pesci tra cui la cernia; infine,
le due zone C, che si estendono ai lati del promontorio presentano praterie di
posidonia ricche di vita animale. In conseguenza di ci˜, la pesca, ad esempio,
vietata nella zona A e regolamentata nelle zone B e C, mentre le attività
subacquee sono possibili solo nella zona B con guide, e nella zona C per i
subacquei privati. Allo stesso modo anche la balneazione consentita solo nella zona B e C, mentre la
nautica da diporto vietata nella zona A e regolamentata nelle altre zone
(Fig. 13).
2.2 –Le risorse
culturali
Le strutture storico-culturali di maggiore rilievo presenti
a Portofino sono l'Oratorio della Confraternita Nostra Signora dell'Assunta (Fig. 14), la chiesa di
San Giorgio (Figg. 15 - 16), la
chiesa parrocchiale di San Martino (Fig. 17) e
il Castello Brown (Figg. 18 - 19).
In particolare, le chiese di San Giorgio e di San Martino, oltre a presentare
decorazioni e opere di grande bellezza e valore, si affacciano su sagrati
caratterizzati da ciotoli bianchi e neri secondo un uso diffuso in Liguria e
ricorrente a Portofino (Figg. 20- 21). Il castello Brown rappresenta a sua
volta il bene culturale di maggiore rilievo, sia per la sua antica origine, sia
per la presenza di importanti elementi architettonici ed artistici.
L'ingresso al castello caratterizzato da rigogliosi
giardini fioriti che conducono a due terrazze laterali, posizionate
rispettivamente a ponente e a levante, in grado di offrire una vista completa
del borgo e del Golfo del Tigullio (Figg. 22-23). Entrando nell'edificio,
invece, attraverso una scalinata si giunge ad una sala denominata Galleria
Inferiore (Fig.24),
priva di arredi, attraverso la quale si giunge alla terrazza belvedere principale,
e quindi sullo stesso piano, alla Stanza dei Soldati e alla stanza del Castellano, entrambe arredate con
parte del mobilio appartenente alla famiglia Brown e spesso destinate ad
ospitare mostre. Anche il vano scale che conduce alla Galleria Superiore dell'antica fortezza,
ricco di opere artistiche: infatti se da un lato le pareti sono riccamente
decorate con medaglioni in marmo in altorilievo del Quattrocento, dall'altro il
soffitto presenta una copertura in legno a cassettoni con immagini di santi,
martiri e regnanti .
A sua volta la Galleria Superiore costituita da stanze caratterizzate da pavimentazione e decorazioni liguri,
spesso utilizzate per ospitare manifestazioni culturali, artistiche, e
soprattutto, ricevimenti privati ed aziendali .
Tra gli eventi e le tradizioni di Portofino figura la festa
patronale di San Giorgio, il protettore del borgo, che si celebra il 23 di
Aprile di ogni anno, giorno in cui nella piazzetta antistante viene allestita
una grande catasta ardente coronata da una scia di piccole luci al profilo
della palizzata di case in grado di offrire all'osservatore un meraviglioso
colpo d'occhio di tutto il borgo (Fig. 25): i festeggiamenti proseguono la
domenica successiva con bancarelle di dolciumi e giocattoli disposte nella
piazzetta vicino al mare e si organizza anche la processione con il trasporto
delle reliquie di San Giorgio per le vie del centro storico, nonchE i fuochi
d'artificio in suo onore. Un'altra processione viene celebrata il 23 Gennaio in
onore di San Sebastiano, venerato nell'omonima cappella situata nella parte
ancora abitata e immersa nel verde del Monte di Portofino: nella stessa
giornata viene anche organizzata una sagra caratterizzata dalla degustazione di
tortelli di erbette preparati dalle massaie e dalla mescita di vino bianco del
Monte.
2.3 - Le risorse
sportive
In primavera vengono organizzati ormai da venticinque anni
trofei annuali di vela, anche perch l'immagine della Riviera Ligure di Levante
indissolubilmente legata alla nautica, attività turistica e sportiva
praticata soprattutto a maggio, mese in cui le particolari condizioni
climatiche rendono il Golfo del Tigullio un vero e proprio specchio d'acqua
battuto dal vento, a regime di brezza, spesso variabile e capriccioso e quindi
tale da mettere a dura prova gli equipaggi impegnati nelle regate.
Il trofeo pi importante quello dedicato da Ermenegildo
Zegna, risalente al 1980, anno in cui Beppe Croce, presidente dello Yacht Club
Italiano , e Aldo Zegna, decisero
di concretizzare il loro comune amore per Portofino e per la vela creando un
evento di prestigio destinato a durare negli anni, grazie anche al patrocinio
del Comune di Portofino. Il Trofeo Zegna, assegnato al termine delle regate di
primavera, stato comunque anche voluto per unire agonismo e divertimento,
sport, life style e
cultura in una delle pi esclusive cornici del Mediterraneo: dal 1982 l'evento
cresciuto sia come prestigio, sia come numero di partecipanti, diventando un
punto di riferimento e richiamo turistico per armatori, velisti e appassionati,
provenienti da ogni parte del mondo .
Se fino al 1999 tutti i tipi d'imbarcazioni potevano
partecipare a questa regata, in seguito, con il progressivo aumento del numero
d'iscritti, la gestione si fatta difficile obbligando gli organizzatori a
riservare il trofeo alle imbarcazioni di dimensioni superiori ai 55 piedi. La
regata si articola in tre giornate, dal venerd“ alla domenica durante le quali
si svolgono le gare dalle dieci
del mattino fino al tardo pomeriggio, seguite poi da interviste all'equipaggio e agli armatori. In occasione di
questo evento il borgo, abbellito da pavesi che circondano l'intero
porticciolo, diventa teatro di eventi sponsorizzati da imprese, tra cui la ditta francese produttrice di
champagne, Veuve Cliquot Ponsardin e la ditta Ermenegildo Zegna, azienda tessile di
abbigliamento nautico e sportivo, presente anche a Portofino dal 2000 con un
suo punto vendita.
All'insegna della filosofia di vita che interpreta la vela
anche come momento d'incontro e di riflessione, le serate sono dedicate ai
problemi ambientali, alla promozione della cultura del mare e ai molteplici
aspetti della progettazione navale attraverso dibattiti, condotti da personaggi
nazionali e internazionali di rilievo, mirati a sensibilizzare il pubblico.
L'ultima sera su un palco in piazzetta si svolge uno spettacolo di danza
accompagnato da fuochi d'artificio, mentre parallelamente, presso la sede
estiva di Portofino dello Yacht Club Italiano avviene la premiazione, alla
quale segue una cena privata.
Sempre nell'ambito del Trofeo Zegna nel 1987 stato
istituito, il premio "Beppe Croce" per incentivare lo sport della vela tra i
giovani . Inoltre
alla fine di maggio Portofino fa da sfondo ad un altro trofeo, il SIAD
Bombola d'Oro dedicato alle imbarcazioni Dinghy: si tratta in questo caso di una
manifestazione organizzata dallo Yacht Club Italiano, tornata in auge da una
decina d'anni, questo tipo d'imbarcazione
vanta
oramai una tradizione quasi secolare, tanto da essere stata fino agli anni
Cinquanta classe olimpica .
2.4 - Le risorse
ricettive
Considerando la ricettività alberghiera bisogna subito
sottolineare che negli anni Novanta alcuni alberghi sono aumentati di categoria
mentre altri sono stati declassati (Tab.2) ; allo stesso modo la dimensione
media misurata in termini di posti-letto, se per alcuni alberghi ha registrato
incrementi, per altri andata ridimensionandosi, come nel caso dell'hotel San
Giorgio (tre stelle), chiuso per costi di gestione troppo elevati e inadeguatezza
dei servizi richiesti da una domanda costituita da una clientela di classe
molto elevata e anche molto esigente, o ancora nel caso del prestigioso albergo
Splendido, declassato da cinque a
quattro stelle per motivi fiscali ma poi ristrutturato con l'ampliamento di
alcune camere e riconosciuto nuovamente come esercizio a 5 stelle-lusso .
Nel 1999 l'hotel Splendido ha inaugurato
una sua nuova struttura, l'hotel Splendido Mare (quattro stelle), dotato di 16
camere, 40 posti-letto, piano bar e ristorante. Il nuovo esercizio, nato
dall'idea del prestigioso hotel Splendido di avere una location vicino al mare nel cuore del centro storico allo
scopo di offrire ai clienti la possibilità di vivere pi comodamente la loro
vacanza. In questo modo i frequentatori hanno la possibilità di scegliere
l'hotel Splendido, ubicato su una collina a pochi chilometri dal centro di
Portofino, nella quiete del monte, tra giardini e fiori e gode di una
fantastica vista sul Golfo del Tigullio, oppure lo Splendido Mare, posizionato
invece proprio nella famosa piazzetta jet-set del borgo, a pochi passi da tutti
i servizi che il centro storico in grado di offrire.
Nel 2003 dopo essere stato completamente
rimodernato in uno stile ligure semplice ma di esclusiva eleganza, l'hotel San
Giorgio stato riaperto come struttura a quattro stelle. L'ubicazione di
questo albergo, ai piedi del monte di Portofino, non permetteva in passato di
disporre di ampi servizi come l'hotel Splendido, che, al contrario, ha sempre
goduto di spazi molto ampi per campi da tennis, piscina e centri benessere,
oltre ad una vista paesaggistica paradisiaca. Dopo alcuni recenti interventi,
invece, l'hotel San Giorgio ora in grado di offrire servizi sportivi,
salutari, di ristorazione degni di un albergo a quattro stelle dotato di
spiaggia ottenuta sfruttando la vicina baia di Paraggi .
L'offerta turistica non costituita solo
dalla componente ricettiva, ma anche dai servizi ad essa complementari, che
vanno dai ristoranti ai caff e bar: ad esempio i ristoranti dall'hotel
Splendido e Splendido-Mare non sono riservati solo ai clienti dell'albergo ma
anche a tutti coloro che vanno alla ricerca di una ristorazione di classe.
Nonostante ci˜ la clientela italiana e soprattutto straniera tende a
frequentare alcuni famosi
ristoranti quali " Puny"o la "Taverna del Marinaio", oppure "Il Delfino" e "Lo
Stella".
Con la chiusura di alcuni esercizi e la
concomitante apertura di altri, tra gli anni Novanta e oggi, il numero dei
locali adibiti a bar e ristorazione a Portofino rimasto invariato: si contano
infatti in entrambi i decenni 28 esercizi, di cui tredici ristoranti, due
pizzerie, l'agriturismo "† Pin", aperto di recente, situato tra le fasce del
monte, dodici bar-gelaterie e tavole calde, concentrati per la maggior parte in
piazzetta e lungo i moli, vicino al mare: in ogni caso si tratta di ristoranti
di alta qualità, le cui specialità si rifanno alla cucina tradizionale della
Liguria costiera, caratterizzata pertanto da pesce fresco servito delicatamente
sia nei primi che nei secondi piatti; le pizzerie sono invece meno dispendiose
e risultano frequentate soprattutto da escursionisti ( Tab. 3 e Fig.26).
Il comparto ricettivo extralberghiero, a
differenza di quello alberghiero inesistente : mancano infatti gli alloggi
privati ceduti in locazione, Bed &Breakfast, ecc. e tutto ci˜ per motivi
legati alla salvaguardia di un turismo di Elite. Assai differente risulta
invece la situazione del turismo nelle seconde case: infatti, nel periodo
1981-2001 il numero delle abitazioni non occupate aumentato da 217 a 309 e
l'incidenza percentuale di quelle utilizzate per vacanza passata dall'85,3%
al 92,2%. Nel 2001 le "seconde" abitazioni erano circa trecento, per lo pi di
proprietà di persone residenti a Milano, Roma e Torino, ed utilizzate come
dimore temporanee durante buona parte del periodo estivo: tale stima risulta
comunque sopravalutata dal fatto che molti proprietari di fabbricati nel borgo,
hanno preferito trasferire la loro residenza nei comuni limitrofi ed in particolare
a Santa Margherita Ligure, dichiarando come "seconda casa utilizzabile per
vacanza" la loro effettiva dimora ubicata a Portofino (Tab. 4).