da San Rocco a Punta Chiappa.
Chi desidera osservare da terra il versante occidentale del parco marino può percorrere a piedi l’agevole mulattiera che dall’abitato di San Rocco (raggiungibile in auto, con autobus di linea o a piedi da Camogli) scende fino a Punta Chiappa.
Dal piazzale della chiesa, che già offre uno splendido panorama della vallata di Ruta e del Golfo Paradiso prende avvio una stradina che si affaccia sulla costa dirupata, da dove è visibile l’impianto della tonnara; quindi, attraverso una scalinata, si imbocca la stradina che tra orti, giardini e vegetazione spontanea conduce al villaggio di pescatori di San Nicolò, nei pressi del rivo omonimo, dove, appena superato un ponticello, si può ammirare la piccola chiesa romanica, con il piazzale in ciottolato.
Sempre scendendo – tra l’altro al ritorno potreste fermarmi per un aperitivo al Baretto con acciughe, capponada e buon vino con vista unica (sconsigliato a ferragosto) – si giunge alla casa del Mulino dove sgorga acqua di sorgente, freschissima anche in piena estate, quindi attraverso una passerella che costeggia il mare si arriva a un gruppo di casette di pescatori.
Da qui tra i grandi massi di conglomerato di Portofino si prosegue per l’imbarcadro, dove approdano i battelli di linea e dove si apre il piccolo Porto Pidocchio, minuscola insenatura naturale arcuata come un amo da pesca, un tempo più di oggi rifugio e luogo di deposito di barche ed attrezzi da pesca. Percorrendo la scalinata che lo affianca si raggiunge la radice dello sperone roccioso che segna il confine tra il versante occidentale e quello meridionale del promontorio.
Il Parco Marino visto dall’alto.
Chi preferisce ammirare il parco marino dall’alto, giunto al bivio per Punta Chiappa, all’altezza dell’ex scuola elementare di San Rocco, invece di avviarsi per la scalinata deve imboccare la stradina a sinistra che conduce all’abitato della Mortola, un insediamento seicentesco, un tempo sede di un’apprezzata attività artigianale: la tessitura di broccati e velluti.
Dopo aver superato le poche case, il sentiero prosegue fino ad un’altra biforcazione: qui, attraverso il percorso che piega a sud, si può raggiungere, fra notevoli vedute panoramiche, il Semaforo Nuovo; procedendo invece per l’altro percorso è possibile arrivare alla località Fornelli, sopra Punta Chiappa, dove si trovano i bunker e le batterie tedesche.
Il proseguimentodel cammino attraverso le pendici del Monte Campana, la Cala dell’Oro e la Costa del Termine fino a San Fruttuoso, unisce ad una considerevole panoramicità le difficoltà di passaggi a picco sul mare ed è quindi sconsigliato a chi non sia pratico di sentieri di montagna.
Consigliamo quindi la massima prudenza, non avventurarsi da soli, cellulare a disposizione, scarpe da trekking e acqua minerale appresso ed informarsi sulle condizioni meteo previste per il giorno della gita
Portofino, un Mondo a parte.