Monte di Portofino

A World apart
13
March 2009

Introduzione al Monte di Portofino.

Portofino Promontory of Portofino

Le strade, che il turista può scegliere per visitare il Monte di Portofino, si possono classificare come segue:

a) le strade carreggiabili (carrozzabili o rotabili) cosiddette di penetrazione». Esse son tre: la Ruta-San Rocco; la Ruta-Portofino Vetta (pagamento pedaggio) e la Santa Margherita-Nozarego. Una invece dl dette strade deve considerarsi a funzione turistica », ed è la Santa Margherita-Portofino (mare). Tutte generalmente ben asfaltate.
b) Le strade pedonali. Quelle « riattate » di recente sono state ricoperte con un manto di asfalto o di cemento. Hanno il vantaggio indiscutibile dl essere assai comodamente percorribili ma – quando non vi siano gradinate – esiste l’inconveniente che il turista è disturbato dal passaggio dl motorette o dl macchine di piccola cilindrata. Le strade pedonali antiche sono invece generalmente ciottolate. Originariamente costruite con cura, il ciottolame è ripartito secondo l’asse centrale, per cui si distingue ancora nettamente la linea di ripartizione, che corre precisa nel mezzo.
c) Le strade mulattiere. Quando, a causa del pendio più accentuato il fondo ciottolato non teneva agli zoccoli del muli, nella mezzeria il fondo venne mattonato (mattoni pieni disposti a coltello). Le strade mulattiere hanno pertanto quel caratteristico colore rosso scuro dei vecchio mattone pieno di una volta.
d) I sentieri. Strade pedonali e mulattiere via via che ci si allontana dal punto di partenza cedono (diciamo così) il passo ai sentieri veri e propri: cioè su fondo a nudo terreno battuto. Soltanto nel caso in cui si tratti di sentieri tagliafuoco (a tale scopo, perfettamente « ripuliti. al lati), il turista non incontra ostacoli dl sorta ed il passare è agevole.

Invece, di solito, ci sono (nota per predisporre il proprio abbigliamento), arbusti tipici della macchia mediterranea, fronde di felci (Pteridium aquilinum), rovi: (Rubus frutlcosus) e la Smilax aspera (in volgare: strappabrache) che rendono il cammino necessariamente vigile e attento. Lo studio dell’andamento climatico fornisce al turista alcuni utili suggerimenti allo scopo di poter godere in pieno dei quattro doni preziosi, che I percorsi sulle strade del comprensorio sono in grado di offrire: natura intatta, panorami ineguagliabili, aria pura, alto silenzio. Durante i mesi invernali è dunque opportuno evitare gli itinerari a nord e nord-ovest. Se necessariamente da percorrere, lo dovranno essere durante le ore calde sul meriggio. Occorre tener presente che – a partire da una certa quota – dopo il tramonto il grado di umidità aumenta considerevolmente e con questo il calo della temperatura. Infatti, il promontorio si estende notevolmente verso il mare aperto – rispetto all’andamento della rimanente costa rivierasca – e quindi è più esposto ai venti ed alle variazioni climatiche.

In piena estate, è ovvio sia opportuno evitare percorsi esposti a sud, scoperti ed in salita. Nelle altre stagioni, il problema è rappresentato da un sempre possibile brusco mutamento meteorologico, che colga l’escursionista, sprovvisto dei mezzi idonei alla protezione e lontano da un riparo. Gli abitanti sono laboriosi, cortesi ed ospitaliConcludiamo questa nota introduttiva con la esortazione più viva al rispetto più assoluto di tutto quanto costituisce il fascino del Monte dl Portofino, fascino fatto dall’armoniosa (e meravigliosa) fusione della flora, della fauna, degli itinerari, dei paesaggi, in una Natura non ancora alterata dall’opera dell’uomo per i suoi insediamenti.

Nel proseguio di questa apposita sezione dedicata al Monte di Portofino,racconteremo degli itinerari, scelti fra i più importanti. Anche se il naturalista predilige gli itinerari da percorrersi a piedi, non si può non consigliare lo splendido percorso via mare da Camogli a Portofino (servizio di battelli con partenza da Portofino).

Portofino,
un Mondo a parte.