Sabato 8 Ottobre 2016 – Portofino per alcune ore ha «vissuto» l’atmosfera di una vera crew di Sea Shepherd. Occasione è stata per il nostro intervento alla conferenza delle ore 20 all’interno del Sea Shepherd Dive a San Michele di Pagana. Pochi minuti dalla nostra baia. Gli attivisti di Sea Shepherd erano lì – nel pomeriggio assieme a tanti sub e bambini – tutti impegnati per la pulizia dei fondali, delle spiagge e per riassumere il punto della situazione sulle varie campagne attive attorno al mondo. Il modello operativo di San Michele, ci dice Michele de Leo – il volontario del Dip, (Dive di Sea Shepherd) – sarà riproposto in altre baie italiane.
Abbiamo cenato con loro. Abbiamo ascoltato le parole degli equipaggi di terra, dell’organizzatore Michele de Leo e del coordinatore di Sea Shepherd per la Liguria Marina Fenestrelli e tra una pizza «vegan» e l’altra, abbiamo condiviso il nostro punto di vista con i vari ragazzi venuti dal nord italia, nessun ligure presente a parte Marina. Ci hanno raccontato delle difficoltà nel «convincere» direttori scolastici ad ospitarli all’interno dei vari istituti, per diffondere «l’educazione ecologica» che dovrebbe invece essere materia di studio sin dalle prime classi. Ci hanno detto che le scuole non li vogliono perchè hanno paura che mostrino immagini di violenza sugli animali, senza capire che Sea Shepherd, ha piani informativi tarati per ogni fascia d’età e che mai, e poi mai, si sognerebbe di entrare nelle elementari e mostrare immagini di massacri di delfini.
Negli «occhi lucidi» di questi ragazzi, cogli l’emozione, la grande passione che li vede impegnati a evangelizzare il credo ecologista per la difesa degli Oceani che poi, in sostanza, significa la difesa di noi stessi. La loro voce diventa impetuosa quando ci raccontano la delusione per il «silenzio» degli istituti scolastici italiani rispetto alle loro offerte di organizzare, a titolo gratuito, giornate di presa di coscienza ecologica, di educazione, di rispetto per gli oceani e per tutti gli animali. Sembra quasi impossibile credere alle loro parole, un paese come l’Italia, ancora così indietro nei confronti di queste tematiche che sarebbero importantissime per le generazioni che verranno, per il mondo che dovranno affrontare. In Europa le cose vanno molto meglio, Sea Shepherd entra nelle scuole, con programmi tarati e specifici per le differenti fasi adolescenziali, e si prodiga nel diffondere il rispetto per gli oceani, gli animali e la natura. Noi vorremmo che da domani gli Istituti Scolastici Italiani, cambiassero questa mentalità – facendosi loro parte attiva – invitando questi ragazzi nelle loro classi, per «tenere» lezioni di ecologia. Per aiutarli a capire, a «raccogliere» l’importanza di queste tematiche.
Parte della Crew ci ha anche raccontato esperienze dirette alle Isole Faroe e Taiji in Giappone. Le vicissitudini a cui ogni volontario deve sottoporsi in aree di «guerra», quelle dove Sea Shepherd combatte sul serio, «de visu», senza tirarsi indietro. Capisci dai loro sguardi, dal tono della voce emozionata, che ci tengono tantissimo alla loro missione. Capisci che hai di fronte giovani persone che hanno ben chiaro il loro percorso, i loro obbiettivi. Percepisci che sono molto determinati, uniti, semplici e genuini. Nel corso della serata c’era presente anche un membro dell’equipaggio della Sam Simon, la nave storica di Sea Shepherd, ora, ancorata a La Spezia.
Portofino ha raccontato le ragioni che ci hanno spinto a iniziare questo viaggio assieme a Sea Shepherd. Ci hanno ascoltato commossi, pieni di affetto, attenti e propositivi. Gli abbiamo detto che Portofino e lì, a fianco a loro. Gli abbiamo detto che siamo onorati di sostenerli, che tutti i nostri sforzi sono diretti alla divulgazione, promozione, sostegno a livello internazionale delle loro iniziative, delle loro battaglie, ma anche delle loro emozioni, perchè di queste, ne hanno da vendere.
Al termine del nostro intervento, alcuni ragazzi di Sea Shepherd, ci hanno posto alcune domande. Un Siracusano doc per esempio, ci ha invitato a diffondere il messaggio di educazione nei confronti di tutti coloro che usufruiscono del mare. Nel corso di questo week-end in effetti, i ragazzi di Sea Shepherd hanno riportato a terra, gomme di auto, tubi di gomma, bottiglie e vari rifiuti di plastica, scarpe, bombolette spray e quant’altro. Un’altra ragazza ci ha chiesto di mostrare le fotografie di quanto raccolto nel mare, dicendoci che Portofino pubblica solo immagini di belle persone, di belle emozioni, di momenti unici. «Lei», intendeva che fosse giusto, quando necessario, mostrare anche altro. Le pubblichiamo volentieri.
Elena, la titolare di Style Diving, che ha ospitato l’evento di San Michele, ci ha raccontato di alcune problematiche sulla gestione delle reti da pesca, diceva da parte di pescatori proprio di Portofino. Ci ha detto che esistono delle normative all’interno dell’Area Marina Protetta di Portofino, che stabiliscono degli orari precisi per la posa e tenuta in acqua di queste reti. Ci ha detto che spesso, queste regole vengono ignorate e che i pescatori lasciano le reti in acqua oltre al termine consentito, creando problemi anche di sicurezza nei confronti degli appassionati di immersione che vengono sempre numerosi ad ammirare i nostri fondali. Noi vorremmo che le regole fossero rispettate. La nostra Riserva Marina è un orgoglio che vogliamo assolutamente difendere nel giusto rispetto e convivenza dei singoli, pescatori di Portofino compresi.
Elena ci ha anche raccontato la quantità dei Delfini di Portofino che dice di incontrare tutti i giorni, soprattutto tra lunedì e venerdì. Ci racconta che «corrono come dei matti». Ci ha detto di aver visto poche settimane fa, una balena di fronte a Zoagli. Ci ha detto che le Cernie a Portofino, hanno preso il sopravvento. Ce ne sono tantissime, e che i fondali offrono un panorama mozzafiato per quantità, qualità di pesce e di vita. Ne siamo felici.
L’intera serata ci ha molto coinvolto. Abbiamo capito che in ogni singolo attivista, c’è una vera passione. Loro vogliono intensamente difendere gli Oceani. Lo si capisce subito, appena fai qualche domanda, interagiscono immediatamente e dai loro sguardi, dai loro occhi lucidi quando parlano di tematiche aspre a cui tengono tantissimo, percepisci di parlare con persone straordinarie. Ragazzi e ragazze che, in forma del tutto volontaria, sono scesi da quei balconi ad osservare, per partecipare – attivamente con tutto il loro cuore e forza – alle ragioni che costituiscono le radici fondamentali di Sea Shepherd: «salvare gli Oceani, per salvare noi stessi».
Grazie ragazzi per le «emozioni» che ci avete trasmesso. Noi siamo qui,vicino a voi,e continuerà ad esserlo sino a quando sarà necessario. Un abbraccio e un urrà per tutti Voi.
I Delfini di Portofino 🐬