Cesare Esposito, nato a Napoli, degno erede artistico di Vincenzo Gemito, di Gaetano Esposito e di Edoardo Dalbono, visse e lavorò molto in Liguria e, in particolare, a Portofino e Santa Margherita Ligure. Come scrisse il suo estimatore e amico Enzo Cochetti: Cesare Esposito è un pittore completo; i suoi mezzi sono efficacissimi, la sua tecnica perfetta, le sue possibilità infinite. Umile contemplatore della natura egli trovò nella riviera ligure la fonte inesauribile della sua attività. Marine deliziose, dense e giuste di toni, tagliate con gusto, sostenute con efficaci contrapposti di luci e di ombre; paesaggi liguri di modi larghi, compendiosi, d’osservazione esatta. In particolare il porto con i pescherecci di una Santa Margherita Ligure d’inizio secolo, le barche tirate a secco, le reti sono il motivo dominante dell’ispirazione e lo caratterizzano in modo dei tutto particolare.
È un pittore sincero e il fascino della sua arte è il portato della sua semplicità; egli ritrae quanto vede attraverso il prisma della sua sensibilità e sa trasportare il suo modo d’intendere la vita, nel mondo delle forme e dei colori. In molte case di Santa Margherita Ligure è possibile trovare tele a olio e pastelli di questo artista che ha amato Santa Margherita e vi ha a lungo vissuto. Nel“Grand Hotel Miramare”, che è un vanto dell’ospitalità di Santa Margherita Ligure ai forestieri, è esposta una sua grande tela ad olio.
Portofino, un Mondo a parte.