Anche questa proprietà aPortofino apparteneva al complesso della fortezza di San Giorgio, i cui padroni erano i Brown. Nel Dopoguerra, circa nel 1946-47, fu venduta al conte Camerana Nasi Agnelli: anticamente si chiamava villa Vacca e, forse, era la casa del fattore ed amministratore dei beni Brown in Portofino che si chiamava Giuseppe Garbarino. Appena la acquistarono, i Camerana la trasformarono in una lussuosa villa con un grande giardino contornato da uliveti, con l’ingresso da via della Penisola e con l’acceso al mare da molo Umberto. La vista incantevole spaziava da Portofino a tutto il golfo del Tigullio. Il figlio Carlo ereditò questa meravigliosa proprietà dalla madre, contessa Laura Camerana Nasi: la villa fu un fiore all’occhiello per Portofino anche perché si tenevano riunioni, inviti, feste mondane con ospiti illustri e, di conseguenza, si poteva potenziare l’economia turistica del paese nella nautica da diporto.
Voglio ricordare un episodio legato a questa famiglia. Il conte Camerana padre andava tutte le mattine presto a fare una passeggiata fino alla chiesa di San Giorgio, per godere della magnifica vista del mare aperto dal selciato della Chiesa. Una mattina, il mare era burrascoso e il conte vide al largo una persona, forse caduta dalla scogliera, che chiedeva disperatamente aiuto. Subito il Conte corse nella sua vicinissima villa e, preso un materassino gonfiabile, lo gettò dalla scogliera verso il malcapitato, avvisando contemporaneamente i marinai del porto che lo andassero a recuperare con le barche.
Leggendo queste mie memorie, si evince che a Portofino tutto è possibile anche nei momenti più tragici. Grazie a Giovanni Carbone.
Portofino, un Mondo a parte.