Questa proprietà a Portofino, apparteneva alle famiglie dei Prato e, sin dai primissimi anni dell’800, il loro custode si chiamava Giuseppe Rolando, il mio bisnonno, padre di mia norma materna Emanuela Giuffra. Dopo i primi anni del ‘900, subentrò un parente dei Giuffra di nome Eugenio che continuò il lavoro anche come colono sino alla II guerra Mondiale. A Genova in via XX settembre n.28, il 6 dicembre 1930 il notaio Antonio Cassanello (n. rep.4209, n. d’ord.1896) redige un atto che dice: “La signora Maria Elisabetta vedova Herbert proprietaria, vende alla signora Vansitto Stretteni, moglie di Lorenzo Alessandro Harrison, casa padronale denominata “villa Signorile” con annessa casa colonica, torretta denominata “Ricotto” con terrazzo e terreno circostante”….. Come tante altre, anche questa proprietà si trova nella Penisola di Portofino e confina con il cimitero di San Giorgio a ponente, con il mare del golfo di Genova a sud, con la proprietà Herbert a levante e con la via del Faro a nord. E’ in una posizione spettacolare con vedute sul Borgo e sul golfo del Tigullio e sul mare aperto: insomma, non c’è bisogno di dire altro perché il nome rende già perfettamente l’idea.
Dopo la fine della II guerra Mondiale, questa magnifica casa fu acquistata da un signore torinese, il dottor Giorgio Aimone Marsan, marito della signora Nasi Agnelli, una persona molto amante del posto perché sin da bambino lui e la sua famiglia abitavano a Prelo, una frazione di San Michele di Pagana. Il nuovo proprietario la corredò di una piscina di acqua di mare, posta sotto i pini marittimi e con accesso alla scogliera e al mare sottostante, di una galleria che parte dal Molo Umberto e di un ascensore che raggiunge direttamente la villa. Questa opera fu realizzata nel massimo rispetto dell’ambiente e senza intaccare la morfologia dei luoghi. Il vantaggio di un lavoro così ben fatto fu anche “pubblico”: il Comune infatti, nel rilasciare le concessioni, si riservò il diritto di accesso attraverso la galleria per raggiungere il castello fortezza San Giorgio, di proprietà comunale.
Il dottor Giorgio Aimone era anche un appassionato di barche da diporto e ne aveva di diverso tonnellaggio per le sue crociere nel iissimi Mediterraneo sia a vela che a motore: il suo continuo desiderio di il mio cambiare sia le barche che i posti era così forte che, ad un certo punto, primi vendette questa meravigliosa e impareggiabile proprietà e si trasferì io che in Grecia. Qui, nell’isola di Corfù, si fece costruire un’altra villa: quando tornava notaio a Portofino nei periodi invernali, era uno dei miei migliori clienti ed, to che ogni volta, mi diceva di essersi pentito del trasferimento in Grecia vende perché gli amici veri si trovano solo a Portofino e che l’isola di Corfù è meravigliosa solo per brevi periodi di soggiorno. L casa In cuor suo, rimpiangeva sempre il fascino della nostra unica e trreno straordinaria insenatura: è proprio vero che il bello non ti stanca mai! La villa fu acquistata da Nicola Carraro, che la occupò per pochi anni, ola di poi la vendette ad un personaggio molto illustre per Portofino, il dottor con il Leopoldo Pirelli che, come Aimone, era un importante appassionato di ante e barche a vela da regata. Ancora una volta, si evidenzia come a Portofino non siano mai lfo del mancate le persone importanti a livello internazionale che sono, da altro sempre, l’anima della migliore economia della nostra comunità. Grazie a Giovanni Carbone.
Portofino, un Mondo a parte.