A monte di Punta Cannette, sulla collina contrassegnata da alti pini, è venuto alla luce, nel corso degli scavi compiuti nel 1976, un piccolo villaggio preistorico. Ad indirizzare gli studiosi verso questo sito è stato il toponimo Castellaro che in molti casi in Liguria ha indicato, in località montane, la presenza di un insediamento protostorico.
Nel corso degli scavi sono stati individuati perimetri di capanne, con oltre un migliaio di reperti, frammenti ceramici di grandi e piccoli contenitori d’uso familiare, di diverse forme, da quelli di impiego quotidiano come tazze e scodelle a quelli di grosse dimensioni per conservare granaglie, e ancora, pesi di telai e fusaiole oltre a numerosi frammenti ossei di animali, tutti risalenti alla fine dell’età dei bronzo (XIII secolo a. C.).
Un antichissimo villaggio assai simile ad altri insediamenti coevi, come quelli del Castellaro di Zignago e di Vezzola, in provincia della Spezia. Un elemento singolare: tra i numerosissimi reperti di uccelli, capre, cervi e maiali, sono risultati quasi del tutto assenti i molluschi e i pesci, testimonianza evidente di una distanza considerevole, in età protostorica, dei Casteliaro camogiiese rispetto al mare.
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