Monte di Portofino

A World apart
22
May 2009

Portofino e il suo Pino Marittimo.

Nella parte orientale dei Promontorio, al di là della costa della Colombara, che dal Monte delle Bocche si dirige verso Punta Carega, si incontrano (o sarebbe meglio dire si incontravano, perché numerosi incendi li hanno ridotti a ben poco), boschi estesi, piuttosto fitti, di pino. Sul Promontorio di Portofino vivono tre specie di pino: pino marittimo (Pinus pinaster Alt.), pino di Aleppo (Pinus halepensis Mill.) e pino da pinoli (Pinus pinea L.).

Il consorzio a Pino Marittimo è assai più ampio ed esteso e ciò dipende dalle caratteristiche intrinseche dl questa specie; infatti si tratta di un’essenza che può vegetare, dato il suo apparato radicale più esteso in su-perficie che in profondità, anche dove il substrato è scarso, e superare egregiamente anche lunghi periodi di siccità. Queste doti, unite al prolungato potere di germinabilità dei semi (oltre 5 anni), hanno fatto si che la pianta sia stata usata in tempi antichi e recenti come essenza da rimboschimento. Il pino marittimo è normalmente alto 5-10 metri, ma a volte, come lungo le pendici occidentali e meridionali del promontorio, può raggiungere dimensioni maggiori (15-20 metri) ; in tal caso però si tratta di individui isolati, con una tipica chioma sviluppata solo nella parte terminale.

Il pino da pinoli, si trova invece sui pendii prossimi al mare. Di solito si tratta di individui di notevoli dimensioni, ma isolati. Questo albero, sicuramente introdotto dall’uomo, ha un aspetto maestoso: il tronco è diritto e non ramificato, alto anche 15-20 m, sormontato da una chioma a forma di enorme ombrello. Il pino di Aleppo, cresce nelle zone rocciose e molto spesso assume un aspetto particolare dovuto al tronco ed ai rami contorti. Raggiunge al massimo una ventina di metri, ha foglie sottili, di colore verde chiaro; si riconosce facilmente anche perché le pigne, lunghe al massimo 10 cm, sono peduncolate. Le pinete, con l’approssimarsi del territorio abitato, vicino a Portofino Mare lasciano il posto agli uliveti e alle colture antropiche. Il sottobosco molto frequentemente è arbustivo, formato dagli stessi elementi della macchia della zona meridionale del Monte, per quanto essi siano qui più radi e molto meno omogenei.

Nella zona più vicina al mare, tra S. Fruttuoso, Punta Carega e Portofino Mare, dove la costa è più scoscesa, la pineta è costituita da un’associazione quasi pura di pino di Aleppo, che predilige un’esposizione prolungata al sole e una temperatura più elevata. Il sottobosco, data la morfologia costiera scoscesa, manca totalmente o è scarso e povero di specie. Una parte di queste cenosi si spinge verso occidente lungo la costa, giungendo sino alla valle di S. Fruttuoso e interferendo con la macchia mediterranea che riveste la zona.

Portofino,
un mondo a parte.