Il leccio (Quercus hex L.) si trova sovente nella vegetazione mediterranea; è una pianta sempreverde, con foglie coriacee, lunghe 3-4 cm, verde-scure nella pagina superiore e grigio-chiare nella pagina inferiore. Molto probabilmente un tempo era molto più diffuso, non solo a Portofino, ma in tutta la Liguria; attualmente è presente a Portofino con individui isolati in altre fitocenosi, come nel bosco misto e nella macchia mediterranea. In quest’ultima, peraltro, rimane sempre allo stato arbustivo. Tuttavia in alcune località si rinviene qualche frammento di lecceta: infatti, lungo il versante occidentale del crinale che da località Gave sale verso il M. Brano, il leccio forma una lecceta poco estesa, ma molto omogenea e fitta costituita da individui giovani, di 10-15 m d’altezza. Al leccio si accompagnano il frassino, alcune querce, e qua e là, qualche esemplare di carpinella. Tra Gave e Paraggi, il leccio si mescola con altre piante della macchia mediterranea, come erica arborea, Rahmnus alaternus L., il mirto, il corbezzolo, il lentisco; esso rimane perciò arbustivo, raggiungendo l’altezza di circa 2 metri.
Un’altra lecceta si trova a nord della Chiesa di Nozarego e ricopre il versante orientale de « il Monte «, in una zona molto scoscesa, a metà tra il Monte Brano e il Monte Croce di Nozarego. Quest’ultima lecceta è costituita da esemplari più giovani. Dalla parte opposta del Promontorio, sul versante occidentale, tra S. Rocco e S. Nicolò, in mezzo ad una macchia rada, ci sono esemplari di leccio e di pino marittimo, con grandi isolati Individui di corbezzolo, talvolta di dimensioni notevolissime. Più oltre, in prossimità di S. Nicolò, fanno spicco alcuni piccoli boschetti dl leccio non molto estesi ma ben individuati e costituiti da esem- plari annosi e assai ramificati; forse sono i residui di una lecceta più vasta la cui riduzione è dovuta alla sostitu- zione artificiale con olivo. Il leccio è presente anche in altre parti del Promontorio, ma si tratta quasi sempre di esemplari isolati o di piccoli gruppi, come nella parte più alta di Costasecca o come lungo la mulattiera Ruta-Portofino Vetta dove il sentiero passa sopra alla strada carrozzabile che porta al Museo degli Affreschi e all’albergo di recente rifatto sul vecchio Grand Hotel Portofino KuIm.
Qui gli individui sono molto annosi e ramificati.
Portofino,un Mondo a parte.