Il grande scrittore del Naturalismo tedesco Gerhart Hauptmann venne a svernare, ospite degli amici Brown, nel castello di Paraggi nel 1912, quando ottenne, per il suo celebre dramma “I tessitori“, il premio Nobel per la letteratura. Era già separato dalla prima moglie Marie Thienemann, figlia di un ricco banchiere di Dresda, e si era risposato con Margarethe Marschalk con la quale aveva già fatto molti viaggi in Italia. In quell’anno erano anche ospiti di Santa Margherita Ligure all’Albergo Continentale il duca e la duchessa di Sassonia-Coburgo-Gotha.
Quando soggiornava a Santa Margherita Ligure, Gerhart Hauptmann si recava spesso al Caffè Colombo, di fronte ai giardinetti, con i signori Brown per offrir loro l’aperitivo. Era per lui oltremodo piacevole trovarsi con i suoi amici in uno dei posti più belli del mondo a godersi il sole quando nella Sassonia faceva freddo. Egli si trovava molto bene in quel caffè certamente molto diverso da quelli germanici ma che tuttavia era dotato di tutti quei conforts che la belle époque aveva portato anche in questa parte d’Italia, tanto amata dai tedeschi. Gerhart Hauptmann rimase sempre molto legato a Portofino, a Santa Margherita Ligure e al bar Colombo dove ritornò diverse volte dal 1925 al 1948. 11 titolare del bar Colombo, Renzo Vinelli, che era ancora un ragazzo, ricorda ancora molto bene la figura dello scrittore, e la sua seconda moglie, coetanea di sua mamma Anna, magra e slanciata dai lineamenti aristocratici, capelli nerissimi, che era solita portare un tailleur bianco.
La moglie di Gerhart tomò a Santa Margherita Ligure alla fine degli anni quaranta dopo la morte del marito e Renzo Vinelli, non più ragazzino, si ricordò di lei e le disse: «Signora, l’avevo vista bellissima ed elegante con il suo tailleur bianco e i capelli neri. Lo è altrettanto oggi con i capelli bianchi e il tailleur nero!!! » e ricordò, seduto accanto a lei i tempi nei quali, prima della guerra, era solita esser seduta con il marito a quello stesso tavolino.
Certo, di fronte al bar Colombo, sul posteggio di mezzi d’affittare non c’erano più le carrozze ma le automobili e sfrecciavano sulla strada le prime “Vespe” e “Lambrette”.
Gerhart Hauptmann
1862-1946
Portofino, un Mondo a parte.