Quando sulla spiaggia del Pedale di Portofino Santa Margherita Ligure, vediamo, come tante rane, i sub che s’immergono e fuoriescono dal mare è, per noi della fine del ventesimo secolo, oltremodo potremmo pensare che in quelle stesse acque si tuffava nel 1785 il quarantacinquenne scienziato scandianese Lazzaro Spallanzaniper studiare la necessità del contatto delle uova degli anfibi con il liquido spermatico per la loro riproduzione. Era venuto all’abbazia della Cervara da Portovenere, dove aveva effettuato importanti studi di talassologia. Questo personaggio, grande viaggiatore e attento osservatore della natura nei suoi molteplici aspetti, non molto magnificato dalla letteratura e conosciuto appena dagli specialisti, fu un grande delle scienze sperimentali, antesignano del grande Pasteur, e fece studi sulla generazione spontanea che dimostrò impossibile. Fu quindi un vanto non abbastanza riconosciuto del secolo dei lumi. Tra le sue scoperte l’esame del sistema della circolazione del sangue.
Era professore di scienze naturali per l’incarico dall’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Nell’estate in cui risiedette alla Cervara di Santa Margherita Ligure, ospite del priore, don Benedetto Spinola, unì l’utile al dilettevole, cenando alla buona tavola del cenobio col fresco delle piante secolari, guardando il mare e dilettandosi di colte conversazioni. La mattina riprendeva il lavoro di ricerca e di studio. La scienza è, pertanto, debitrice a Lazzaro Spallanzani di molte sue riflessioni, quali ad esempio, quelle sull’animalità delle spugne e dei protozoi e sul grado di salinità delle acque marine. Il grande scienziato dopo la vacanza, ritornò alla sua cattedra a Pavia, elaborò le sue importanti esperienze, le codificò in opere e non dimenticò mai lo splendido soggiorno a Portofino.
Lazzaro Spallanzani
1729-1799
Portofino, un Mondo a parte.