Mulattiera Camogli – San Rocco – Punta Chiappa.
Km 4, durata ore: 1,15
Tratto Camogli – San Rocco: si tratta dl strada mulattiera assai frequentemente gradinata, a fondo asfaltato e cementato. La strada è costretta ai lati da alti muri, delimitanti villette e giardini. Questo primo tratto pertanto è da considerarsi in funzione di penetrazione nel cuore del comprensorio. La parte terminale dl questo primo tratto porta Il turista sul piazzale della chiesa di San Rocco, punto terminale della carrozzabile Ruta – San Rocco (2,5 km).
Sul piazzale antistante la chiesa, splendido panorama (da Camogli sin oltre Capo Mele). San Rocco è punto importante di partenza di strade pedonali interessanti il turista. Infatti, hanno inizio gli itinerari N. 5, N. 4 e, proseguendo, l’itinerario N. 3 su strada accuratamente cementata (passaggio motorette). La strada, dopo leggero pendio, piega decisamente a destra per discendere fra mattonati e gradinati, sino a quota 97, ove trovasi una bella chiesa romanica dedicata aSan Nicolò, costruita nell’anno 345 d. C. (secondo la tradizione) e ricostruita nell’undicesimo secolo (all’interno, grafiti interessanti ed affreschi).
Da questo punto, si riprende la discesa sino al bivio, presso la battigia (trattoria). Nel secondo tratto dell’itinerario N. 3, è frequente la vistosa euforbiacea: Euphorbla dendroides L. Dopo il bivio sopra indicato, la strada pedonale volge a levante e – costeggiando la riva – passa fra maestose scogliere, al di sopra delle quali svettano numerosi pini. Si giunge quindi in località particolarmente pittoresca chiamata « Lo scalo » o « Porto Pidocchio », punto di approdo delle barche a motore che fanno servizio fra Camogli, Punta Chiappa e San Fruttuoso. Si notano attrezzi da pesca (reti, nasse, ecc.) ad asciugare al sole sulla ringhiera di una passerella pedonale che sovrasta la cala, assai pittoresca. Indi, risalito un pendio gradinato ricavato su scoglio fra qualche rustico, si giunge ad un albergo in amena posizione (cipressi e ample vedute). Poco sopra, sono murate due lapidi affiancate che riportano la stessa lirica (una in inglese) del noto poeta Giorgio Byron, lirica, che ben merita venga qui trascritta:
Vi è un incanto nei boschi senza sentiero,
Vi è un’estasi sulla spiaggia solitaria,
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra,
In riva all’acque del mare profondo;
E vi è un’armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la Natura
E in questi miei colloqui! con Lei
lo mi libero da tutto quello che sono
E da quel che ero prima
Per confondermi con l’universo.
E sento ciò che non so esprimere
E che pure non so del tutto nascondere.
Dal Belvedere presso l’albergo, discesa all’ampia scogliera di conglomerato, propriamente detta « Punta Chiappa », che si spinge per lungo tratto verso il mare aperto. Sulla scogliera esiste una stele con immagine religiosa. I vecchi naviganti liguri che – partiti da Genova – doppiavano questo capo, solevano esclamare maliziosamente: (traduciamo dal dialetto) « Passato lo scoglio di Portofino, addio moglie, ché son fantino » (scapolo).
Portofino, un Mondo a parte.