L’insediamento,di ridottissime dimensioni, comprende una bella chiesetta romanica eretta nei primi anni dei XII secolo dai monaci della congregazione di San Auto ed un grande caseggiato ad uso civile, frutto della trasformazione ottocentesca dell’attiguo convento. La Chiesa di San Nicolò di Capodimonte fu costruita dai canonici regolari di San Rufo e si raggiunge tramite una ripida scalinata da San Rocco di Camogli.
La chiesa, secondo le credenze locali, fu costruita sul sito di una precedente cappella dedicata a san Romolo. Abbandonata nel XV secolo a seguito degli attacchi violenti dei pirati saraceni, la struttura fu poi riaperta al culto nel 1870 e sottoposta a restauri tra il 1925 e il 1926 e anche negli anni ’90. La costruzione presenta una sola navata e una pianta a T. Realizzata interamente in pietra nera o ardesia, conserva al suo interno tracce di affreschi medievali. Rappresenta un significativo esempio di architettura romanica ligure, con una storia ricca di avvenimenti che riflettono l’arte e la maestria degli architetti del Medioevo.
Oggi è ancora abitato da poche famiglie di pescatori, un tempo assai più numerose, essendo molto attiva la pesca alla Foce diPunta Chiappa. A Porto Pidocchio i pescatori tenevano le barche e le reti che venivano calate lungo la costa del promontorio.
Al mattino di buon’ora essi erano raggiunti dalle loro donne, che scendevano dalle case di San Nicolòper salare le acciughe o per aiutare i mariti a sistemare gli attrezzi da pesca. Alla sommità del promontorio, a partire da nord si notano le antenne a traliccio del ripetitore Rai di Portofino, nei pressi delle quali sorge l’hotel Portofino KuIm – ormai chiuso da tempo – costruito nei primi anni del 1900 e poi restaurato.
Più oltre,sempre sul crinale, sorgono la roccia dei falchi e il belvedere Paradiso, che ha suggerito il nome del golfo che si apre con un ampio arco sotto di esso.
Portofino, un mondo a parte.