Le Navi e i Relitti

A World apart
    05
    November 2016

    Il relitto del Washington a Portofino

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    Il Washington di fronte a Camogli (1917)

    II Washington era proveniente dagli Stati Uniti, e diretto a Livorno dopo uno scalo a Savona, conteneva nelle sue capaci stive un carico tutto particolare fatto di locomotive, vagoni ed altro materiale ferroviario nonché sbarre, lingotti di acciaio e di rame, tonnellate di manganese. Durante la navigazione venne raggiunto da un siluro che, lanciato con tutta probabilità da un sommergibile austriaco o tedesco appostato nelle vicinanze, ne provocò il veloce affondamento. La nave colò a picco immergendosi di prua e, dopo aver fatto un giro su se stessa, si inabissò posandosi sul fondale in posizione pressoché orizzontale, leggermente inclinata sulla dritta.

    02
    November 2016

    La San Silverio affonda a Portofino

    La mattina del 24 maggio 1954 a bordo di una lancetta lunga tre metri nella rada di Portofino giunsero esausti sette uomini. Era l’equipaggio della motonave Silverio del compartimento marittimo di Napoli che dislocava 793 tonnellate di stazza lorda. La San Silverio dell’armatore Nicola Cacioppoli di Capri aveva dodici uomini di equipaggio. Sette di essi, il capitano Giuseppe di Ponza, il nostromo Domenico Santolo, i motoristi Antonio Castagna e Vincenzo Aprea, il cuoco Angelo Vitiello ed il mozzo ventenne Franco Jodice tutti di Ponza, si salvarono in circostanze drammatiche. I corpi dei rimanenti cinque, Alessandro e Giuseppe Feola e Salvatore Vitiello furono rinvenuti in mare durante le affannose ricerche. Una quarta salma, recuperata a sera, apparteneva al marinaio Pasquale Sorrentino di 22 anni di Portici. Risultò disperso il capo macchinista ventiquattrenne Italo Vital di Venezia.