La Storia e le Leggende

A World apart
    21
    August 2023

    La lunga unione tra Rapallo e la Gran Bretagna

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    Il poeta scrittore Ezra Pound nella sua villa a San Ambrogio Rapallo

    In questo contesto internazionale, si stabilivano a Rapallo diversi intellettuali e scrittori anglosassoni. Il primo fu lo scrittore e caricaturista inglese Max Beerbohm, nella foto una copertina di una sua opera, che si era ritirato a vivere a Rapallo, nel Villino Chiaro, a partire dai 1910, e a parte le due pause belliche non abbandon; mai la sua patria d’adozione. Beerbohm morì nel 1956 e i funerali furono celebrati nella chiesa anglicana di Rapallo; in seguito le sue ceneri furono tumulate nella cattedrale di San Paolo, a Londra.

    24
    October 2017

    Il Falò di San Giorgio a Portofino

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    Secondo uno storico francese, il primo cenno della fondazione di una chiesa a Portofino risale al 160 d. c. Venne costruita presso la collina dell’Olivetta sulla Penisola: dopo secoli, si parla in alcuni scritti di un continuo sviluppo della popolazione che contava oltre tremila abitanti. Si rese perciò necessaria una nuova Chiesa capace di contenere i fedeli, quindi nel 986 furono gettate le fondamenta di quella the a l’attuale Chiesa parrocchiale intitolata a San Martino vescovo: i portofinesi, abili marinai, partecipavano con i genovesi alle Crociate in Oriente, testimoniando la propria devozione a San Giorgio prima ancora di avere un tempio per il santo dove deporre le proprie reliquie.

    07
    March 2017

    I Carpentieri & I Costruttori di Portofino

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    Il Maltese Falcon di fronte a Portofino

    Come per i barcaioli, che avevano incontrato il successo nelle loro attivita dedicate al traffico marittimo dei passeggeri, si prospettava un orizzonte roseo, anche altre persone del porto intuivano che l’avvento del diporto era alle porte e cosi, dividendosi tacitamente il lavoro, intrecciarono con i primi un’economia motto redditizia. I maestri d’ascia ed i “calafati” (operai specializzati nell’impermeabilizzazione di una nave) che lavoravano nei cantieri navali si dedicarono alle riparazioni e alla costruzione delle barche da diporto, sempre più richieste nella nautica: cosi ci fu una trasformazione ed una divisione delle attivita indirizzate verso l’artigianato.

    29
    October 2016

    Le Osterie, i Negozi e gli Alberghi

    Zina, Nana e Lilla in molo Umberto I a Portofino

    Zina, Nana e Lilla in molo Umberto I a Portofino

    Già nei secoli passati si parlava di esercizi pubblici in Portofino, come si può leggere nei libri che riguardano questo paese. Ma dal 1800 ad oggi se ne possono elencare alcuni che, in Portofino, esistevano in numero abbastanza consistente, tenendo in considerazione la “grandezza” del piccolo paese e data l’importanza del porto ed il passaggio delle navi e dei bastimenti: la richiesta di derrate alimentari e di posti di soggiorno era infatti superiore agli abitanti perché nel porto soggiornavano personaggi come Papi, imperatori, prelati, politici e soldati per alcuni giorni od anche settimane, finché i fortunali da libeccio o lo scirocco cessavano e ritornava il buon tempo.

    06
    August 2016

    I Vetturini

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    Con il finire del XIX secolo, Portofino cessava di essere un paese isolato dal continente, dove non esistevano strade e vi si accedeva soltanto per via mare, oppure per i sentieri del monte che erano percorribili solo a piedi. La strada carrabile che univa il borgo con Santa Margherita fu costruita nel ‘900: con questo importante evento, Portofino dovette affrontare una grande trasformazione anche economica che, unita all’esperienza turistica gia acquisita, permetteva di costituire una nuova categoria di lavoratori. Questa non tardò ad organizzarsi per poter dare servizi di trasporto di genere diverso alla comunità, collegando il servizio alla ferrovia e con altre attività inerenti e contribuendo cosi a dare più benessere alla popolazione.

    20
    June 2016

    Le Donne del Pizzo

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    Le donne lavoravano il pizzo in Piazzetta

    Un’altra attività che, con il tempo, è diventata quasi una economia a Portofino è quella della lavorazione dei pizzi al tombolo: il pizzo al tombolo è un ricamo realizzato su un disegno su cartone impunturato di spilli. Viene eseguito dalla ricamatrice intrecciando il filo con dei fuselli di legno, detti in genovese “caige”: inizialmente le nonne, le mamme e le figlie, per aiutare economicamente le entrate familiari, arrotondavano vendendo, di solito, il loro prodotto a richiesta. Nelle ore disponibili lavoravano al cuscino già al mattino presto, tanto che i pescatori, quando si alzavano per andare alla pesca, sentivano il fruscio dei fuselli delle donne.

    05
    May 2016

    I Barcaioli

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    A Portofino i barcaioli hanno rappresentato una vera istituzione, una trasformazione economica nuova che lentamente a aumentata all’ombra degli ospiti residenti: questo lavoro veniva eseguito principalmente nel periodo estivo con barche di proprietà degli ospiti, arredate con tende e cuscini tanto che sembravano le “carrozze del mare”. Questa nuova economia coinvolgeva una trentina di famiglie di cui solo una decina esercitava in proprio: il servizio era a remi ed a vela e solo dopo il 1920 fu messo il motore fuoribordo. I signori che usufruivano di questo servizio erano Bianchi Cavallo, Finollo, Steimman, Villa, Raggio, Spizz, Nina Toie, Bruzzo, Croce, Basso, Brawn, Cunigan, Rivetti, Clifford, Rocca, Odero Marsano, Vigorelli, Bocciardo di Niasca, Trossi, Potenziani ed altri, fra cui anche 4 consoli scandinavi.

    20
    March 2016

    I Pescatori di Portofino

    Danze marine nell'azzurro di Portofino

    Danze marine nell’azzurro di Portofino

    Questo mestiere e uno dei più antichi del mondo in particolare per Portofino, data la sua posizione: fin dai secoli scorsi, prima del 1700, questa categoria si dedicò anche alla pesca del corallo. Con piccole imbarcazioni, detti “leudi”, si spingevano a ponente fino all’isola Gallinara ed ai fondaci di Provenza, a differenza dei vicini di San Giacomo di Corte e di Rapallo che con le loro barche coralliere, si dirigevano sulle coste occidentali della Sardegna. La storia dice che i portofinesi avevano un segreto, quello delle “poste”, cioe le “armie” (ossia il punto nautico sulla carta), segreto che si tramandava di padre in figlio dai vecchi capi barca del ‘700: questi segreti furono rubati da marinai di Portofino che andarono a pescare i coralli con i cercatori catalani gia nel ‘600.

    07
    March 2016

    I grandi proprietari

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    La vita in Piazzetta a Portofino – 1967

    PRIMO LOTTO

    Leggendo in vari libri di storia ligure, ho trovato che, vinta dai Romani la Liguria, Portofino cadde sotto il loro governo e poi, da questi, passò agli imperatori del Sacro Romano Impero fino a quando diventò imperatrice Santa Adelagia (931-999). Adelagia era figlia di Rodolfo II di Borgogna e sposò Lotario II, re d’Italia, nel 947: dopo la sua morte avvenuta nel 950, sposò l’imperatore Ottone I (951). Fu imperatrice dal 962, ma il suo regno fu segnato da varie inimicizie fra cui quella con suo figlio Ottone II. Donna di straordinaria cultura e di animo pietoso, esercitò un grande e benefico influsso sulla corte imperiale a favore della Chiesa, favori la riforma di Cluny (986) e fondò vari monasteri, fra cui quello di San Salvatore a Pavia e quello di Selz in Alsazia dove essa stessa è sepolta.

    06
    March 2016

    Portofino, tutto cominciò…

    Portofino Denise Raschella Smiles in Portofino

    29
    February 2016

    Muratori e Artigiani

    Artisans in Portofino Italy

    22
    February 2016

    I Contadini

    Portofino The Village Italy

    La popolazione del borgo di Portofino era composta anche da una categoria molto antica di lavoratori, che viveva nelle campagne del Monte in famiglie molto numerose; era gente laboriosa, ma che viveva al limite della sopravvivenza. Per la maggior parte, almeno 11 90%, non erano proprietari dei fondi ed abitavano in casolari dalle condizioni igieniche precarie, poichè non tutti possedevano i servizi in casa e convivevano con il bestiame perchè le stalle ed i pollai erano ubicati nei fondi della casa stessa. Queste famiglie conducevano il fondo agrario al terzo del prodotto (escluso I’orto) della terra, che consisteva nel raccolto delle olive, la rendita primaria: c’era poi la coltivazione della vite ed il taglio della legna, di cui il tronco andava al padrone ed i rami al contadino(questo per controllare che non venissero tagliati alberi sani e non se ne facesse commercio); poi vi erano anche altri prodotti ortofrutticoli e qualche contadino, che possedeva delle “fasce” (terrazze agricole) abbastanza larghe, mieteva il grano. La mucca per il latte la possedevano quasi tutti, chi di proprietà chi in conduzione.

    17
    February 2016

    Famosi Artisti forestieri in Liguria

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    Novella Parigini con Rock Hudson al Festival di Venezia del 1954 – ©bettmann

    Straordinarie opere d’arte dimostrano le relazioni intercorse fra i maggiori artisti del mondo e la Liguria, dall’inizio dell’Ottocento, secondo un’intensità destinata a durare ancora oggi e ad investire ogni luogo della regione, da Bordighera a Lerici. Che la Liguria abbia goduto di una straordinaria fortuna presso artisti, letterati e viaggiatori colti non è certo una novità. Alcune pubblicazioni e mostre d’arte, realizzate negli ultimi tempi, hanno documentato taluni episodi della presenza di artisti stranieri e forestieri in Liguria; mai, però, forse per la sua ampiezza o più probabilmente per l’innato difetto dei liguri di non saper parlare bene di se stessi, è stata tentata una ricerca al fine di ricostruire per quanto possibile l’interezza di una storia costituita da eccezionali presenze, importanti passaggi e straordinarie passioni” per la Liguria.

    16
    February 2016

    I Mulini

    Portofino Niasca Mills Paraggi

    Una parte di popolazione di Portofino esercitava il mestiere di mugnaio lungo il torrente della “Acqua viva“, che prende il nome di “viva” perche, quasi in vetta al Monte a 400 metri sopra il livello del mare, esistono delle sorgenti perenni che scaturiscono al confine di due qualita di pietra: da una parte, la roccia di Portofino detta “pudinga“, dall’altra la pietra detta “dell’Antola”. Da queste sorgenti scaturisce una buona quantity d’acqua, almeno 1300 metri cubi giornalieri, anche se in periodi di massima siccita diminuisce di portata, ma 6 sempre sufficiente al funzionamento dei mulini a ruota. Cosi, da tempo remoto, venivano costruiti degli edifici con annessa abitazione per poter esercitare il mestiere di mugnaio, avendo la tranquillity del lavoro sicuro: questa economia garantiva lavoro sicuro alle famiglie che, con il tempo, erano diventate ben 35, anche altre persone venivano coinvolte nel lavoro per il trasporto delle granaglie, specie gli abitanti del porto nel periodo estivo e di siccita quando, dalle due riviere, raggiungevano Portofino con le imbarcazioni per macinare i loro prodotti.

    12
    February 2016

    I Naviganti

    Portofino Larry Ellison Yacht

    Con I’avvento del nuovo Stato di Sardegna la marineria in Liguria, che per secoli aveva insegnato al mondo il mestiere e l’arte del navigare, ebbe un risveglio massiccio che in pochissimo tempo riconquistò la piazza con tutto il suo talento: in Portofino, esistevano famiglie che con il mare avevano molta dimestichezza, cosi che armarono una vera flotta, come si legge nei libri di storia marinara dei bastimenti della Liguria. Questi velieri erano equipaggiati, dal capitano al mozzo, da persone esclusivamente di Portofino, inoltre certo che altri capitani e marinai erano al comando di bastimenti di armatori liguri: questi uomini, oltre che essere buoni naviganti, si dimostravano anche buoni commercianti intuendo quali prodotti erano da esportare, e di quali era necessaria l’importazione. Gli armatori portofinesi, che erano anche capitani dei loro velieri, operavano motto bene con i noli internazionali al punto che la loro navigazione durava anche degli anni, poiche facevano il giro del mondo trasportando, per conto di ditte straniere, materiali di ogni genere da un continente all’altro e ricavando guadagni cospicui che investivano in immobili e possedimenti che ancora oggi appartengono alle famiglie dei loro discendenti.

    11
    February 2016

    Portofino dopo il Congresso di Vienna

    La notte prima della regata a Portofino

    La notte prima della regata a Portofino

    Sul finire del XVII secolo, l’Europa era in continuo fermento a causa delle le nazioni in guerra tra di loro, ed in questa voglia di conquista fu presa di mira anche la piccola Repubblica Ligure che, da quel momento e per trent’anni fu tormentata dagli invasori, dagli spagnoli agli inglesi, dagli austriaci ai francesi e, perfino, dai duchi di Toscana ai pisani. Questa Repubblica fu tanto presa di mira che, ora protetta dagli uni ora protetta dagli altri, veniva sempre occupata e saccheggiata dalle truppe straniere. Portofino,essendo al centro della costa e con un porto naturale di sicuro ridosso, veniva occupato continuamente dagli invasori ed era considerato di grande utilità per il ricovero delle navi e per le loro riparazioni; inoltre, a Portofino venivano depositate le munizioni ed i viveri e si stanziavano le truppe che arrivavano dai monti al punto che, durante molti lavori intrapresi, si potevano riscontrare frequenti visite e considerazioni del Magistrato Ligure dei Padri dei Comuni, per la difesa del Borgo.

    11
    February 2016

    Facciamo un pò di storia e le sue fonti

    Portofino 1960 Dolce Vita

    22
    April 2009

    Quando gli Inglesi arrivarono a Portofino

    Portofino Castello Brown

    Portofino non fu, almeno fino all’ultimo conflitto mondiale, una stazione climatica in qualche modo paragonabile alle vicine Rapallo e Santa Margherita.  Esistevano un paio di importanti alberghi, ma la presenza di facoltosi residenti stranieri era limitata e, in genere, legata alla costruzione o al restauro di dimore signorili o ad occasionali soggiorni in queste ultime.  Nella primavera del 1870 Lord Henry Herbert, quarto conte di Carnarvon, partendo da Santa Margherita Ligure giunse per la prima volta a Portofino a dorso di mulo, attraverso il sentiero di Nozarego.  Il nobile inglese era un brillante politico, discendente di una antica famiglia di Newbury. La sua fama di statista era legata, in particolare, alla stesura del British North America Act, la legge con la quale il Parlamento britannico, nel 1868, aveva concesso l’autogoverno al Canada. Il Conte acquistò ampi apprezzamenti di vigneti e uliveti, in particolare lungo il crinale della collina in corrispondenza dell’inizio della penisola di Portofino. 

    14
    April 2009

    La fondazione della chiesa di San Fruttuoso

    Portofino San Fruttuoso

    Quando si parla di San Fruttuoso con chi conosce questa splendida località del promontorio di Portofino, pochissimi sanno che il nome completo dell’abbazia, nucleo del piccolo villaggio, è San Fruttuoso di Capodimonte. Perché Capodimonte lo spiega il toponimo; perché San Fruttuoso, la leggenda che brevemente riportiamo. Arrivando dalla Spagna i preti Giustino e Procopio di Terragona volevano raggiungere il litorale ligure per portarvi le ossa di San Fruttuoso, arcivescovo di Braga, fondatore di monasteri in Spagna e Portogallo, che era stato martirizzato nel 262. Li sorprese una forte tempesta al largo di Portofino ed ecco che apparve a Giustino l’angelo del Signore; questi gli promise di portarli in salvo in un anfratto del monte dal quale avrebbe cacciato un drago pestifero.