Monte di Portofino

Portofino, a World apart
    10
    July 2016

    Inquadramento Fisiografico Del Territorio

    Il Parco di Portofino

    Il Parco di Portofino – Alberto Girani

    Il territoriointeressato dalla carta della vegetazione si estende per circa 1845 ettari e comprende l’intera area di pertinenza del Parco del Monte di Portofino (1143 ettari circa) e la cosiddetta ‘area corridoio” (702 ettari circa), che si sviluppa a ridosso e lungo la linea di confine interno di quella del Parco stesso. Da una parte, il suo limite coincide con la linea di costa che va da Camogli a Santa Margherita Ligure e, dall’altra, con una linea che, partendo sempre da Camogli e lasciando fuori i maggiori agglomerati abitativi, si sviluppa verso l’interno, fino alla linea di costa che tocca Santa Margherita Ligure. I substrati geolitologici sono in gran parte costituiti da “Conglomerato di Portofino” e “Calcari del Monte Antola”; a essi si associano a volte coltri detritiche di varia natura. Conseguentemente l’andamento geomorfologico è alquanto vario, con prevalenza di forme anche aspre e frequente presenza di dirupi e spuntoni rocciosi, con diverso grado di alterabilità e erodibilità.

    12
    May 2013

    Le Formazioni Rupestri nel monte.

    Questo tipo di vegetazione è costituito da quelle forme che vivono in un ambiente speciale, e cioè alla base e nelle spaccature delle rocce, sulla superficie e alla base dei massi. Anche qui le condizioni ambientali sono molto avverse in quanto il substrato utilizzabile è assai scarso e la ritenzione di acqua è minima. Rocce e zone dirupate sono piuttosto frequenti in diverse località del Promontorio e sono costituite da massi isolati o da affioramenti più o meno estesi di conglomerato. Nelle fessure più piccole e inospitali vivono specie resistenti come Sedum nicaeense All., Sedum album L, edum dasyphyllum L., Moehringia muscosa L.. e piccole felci come Asplenium trichomanes L. e Ceterach officina- rum Lam. Se le fessure sono più ampie, il numero delle specie che si possono rinvenire è maggiore e ciò in buona parte è dovuto alla maggiore quantità di humus.

    23
    April 2011

    I fondali tra Punta Cannette e Punta Chiappa.

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    I fondali compresi tra Punta Cannette e Punta Chiappasono contrassegnati da numerosi blocchi di roccia, scogli e massi franati dalla parete del promontorio. Fino a 10 metri di profondità la vegetazione molto fitta copre quasi completamente la scogliera sommersa. Essa è compostaprevalentemente da codium bursa, una curiosa alga verde a forma di palla. Il colore vivo della codiumè interrotto dagli imbuti giallastro-bruni della padina pavonia e dai ciuffi di cytoseira. In questa foresta in miniatura vivono ricci neri e bruni, anemoni verdi con le punte viola e innumerevoli balani e molluschi. Nelle acque abitualmente limpide è possibile ammirare salpe, boghe, donzelle, castagnole, triglie da scoglio e una notevole varietà di blennidi. Oltre i 10 metri di profondità si estende la prateria della posidonia oceanica, una fanerogama marina annuale sulle cui foglie nastriformi si insedia un popolamento caratteristico e vario, ricco di alghe, di briozoi, di serpulidi e di idroidi.

    16
    April 2011

    Dopo Ruta, San Nicolò

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    La splendida chiesa di San Nicolò di Capodimonte

    L’insediamento,di ridottissime dimensioni, comprende una bella chiesetta romanica eretta nei primi anni dei XII secolo dai monaci della congregazione di San Auto ed un grande caseggiato ad uso civile, frutto della trasformazione ottocentesca dell’attiguo convento. La Chiesa di San Nicolò di Capodimonte fu costruita dai canonici regolari di San Rufo e si raggiunge tramite una ripida scalinata da San Rocco di Camogli.

    02
    April 2011

    San Rocco a Ruta

    Portofino Matilda smileys in Portofino

    Matilda nella baia di Portofino in ricordo della Fedeltà del Cane

    San Rocco è il piccolo centro abitato che sorge attorno alla chiesa, alla sommità della parete rocciosa caratterizzata dagli strati di calcare disposti verticalmente in grandi pieghe. E’ raggiungibile facilmente via terra attraverso una strada panoramica carrozzabile che si diparte dalla statale Aurelia nei pressi di Ruta.

    Vi si può arrivare anche a piedi, da Camogli, percorrendo una pedonale che ha inizio in prossimità del grande parcheggio nei pressi del Palazzo Comunale e di via Niccolò Cuneo o da Punta Chiappa, salendo lungo una mulattiera che taglia trasversalmente il versante occidentale del promontorio, toccando anche il piccolo insediamento di San Nicolò.

    29
    March 2011

    Quattro passi nella storia: Il Castellaro.

    A monte di Punta Cannette, sulla collina contrassegnata da alti pini, è venuto alla luce, nel corso degli scavi compiuti nel 1976, un piccolo villaggio preistorico. Ad indirizzare gli studiosi verso questo sito è stato il toponimo Castellaro che in molti casi in Liguria ha indicato, in località montane, la presenza di un insediamento protostorico.

    Nel corso degli scavi sono stati individuati perimetri di capanne, con oltre un migliaio di reperti, frammenti ceramici di grandi e piccoli contenitori d’uso familiare, di diverse forme, da quelli di impiego quotidiano come tazze e scodelle a quelli di grosse dimensioni per conservare granaglie, e ancora, pesi di telai e fusaiole oltre a numerosi frammenti ossei di animali, tutti risalenti alla fine dell’età dei bronzo (XIII secolo a. C.).

    04
    January 2011

    I sentieri che portano al mare.

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    da San Rocco a Punta Chiappa.

    Chi desidera osservare da terra il versante occidentale del parco marino può percorrere a piedi l’agevole mulattiera che dall’abitato di San Rocco (raggiungibile in auto, con autobus di linea o a piedi da Camogli) scende fino a Punta Chiappa.

    Dal piazzale della chiesa, che già offre uno splendido panorama della vallata di Ruta e del Golfo Paradiso prende avvio una stradina che si affaccia sulla costa dirupata, da dove è visibile l’impianto della tonnara; quindi, attraverso una scalinata, si imbocca la stradina che tra orti, giardini e vegetazione spontanea conduce al villaggio di pescatori di San Nicolò, nei pressi del rivo omonimo, dove, appena superato un ponticello, si può ammirare la piccola chiesa romanica, con il piazzale in ciottolato.

    12
    January 2010

    Il versante da Punta Cannette a Punta Chiappa.

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    E zona C dell’Area Naturale Marina Protetta di Portofino (riserva parziale), nella quale sono vietati l’ancoraggio libero, l’ormeggio non regolamentato e la pesca subacquea; sono invece consentiti l’ancoraggio nelle aree predeterminate e accesso con alle piccole imbarcazioni a remi e a vela e con motore non superiore ai 24 metri esclusivamente per raggiungere gli ormeggi ad una velocità massima di cinque nodi. Inoltre sono praticabilile attività subacquee compatibili con la tutela delle specie viventi e la conservazione dei fondali (fotografia, riprese, turismo subacqueo etc.) e la pesca sportiva da riva e da natante fermo con lenza e canna, esercitata dai residenti nei Comuni interessati ed in quelli immediatamente limitrofi. Sono esclusi dalla riserva parziale il corridoio di accesso e la rada di porto Pidocchio, in prossimità dell’abitato di Punta Chiappa.

    24
    May 2009

    L’importanza della Flora

    Portofino Italy The Sunrise

    Il Promontorio di Portofino ha un’importanza veramente notevole anche dal punto di vista botanico, con interesse non solo paesaggistico, ma anche scientifico. Infatti per la particolare morfologia del promontorio e per la pronunciata influenza del mare, i principali aspetti della vegetazione mediterranea, quali le formazioni costiere e rupestri, la macchia e le pinete si trovano eccezionalmente a contatto con una vegetazione a carattere più spiccatamente montano o medio-europeo con castagneti e carpineti, ai quali, nel sottobosco, sono associate specie che ben raramente si possono rinvenire ad una altitudine così modesta e a poca distanza dal mare. Per questi caratteri peculiari della vegetazione e per l’abbondanza e varietà della flora, il Monte di Portofino rappresenta un patrimonio di inestimabile valore naturalistico, che deve in ogni modo essere protetto nella sua integrità dall’intervento sconsiderato dell’uomo. Che il numero di specie che vivono a Portofino fosse elevato, era già noto da tempo, ma l’Istituto Botanico dl Genova, mediante esplorazioni floristiche che compie metodologicamente da anni, ha messo in luce che la flora del Promontorio è molto più ricca di quanto si credeva un tempo.

    23
    May 2009

    Le specie protette di Portofino.

    Portofino Promontory Italy

    A Portofino, attorno al territorio posto sotto la tutela dell’ Ente Autonomo dei Monte di Portofino, sono protette le seguenti specie:

    Osmunda regalia L.
    Pteris cretica L.
    Blechnum spicant (L.) Roth
    Adiantum capillus-veneris L
    Phyllitis scolopendrlum (L.) Newman
    Juniperus oxycedrus L. (ginepro rosso)
    Heteropogon allionhi R. et S.
    Arundo pliniana Turra
    Arundo pliniana Turra
    Tinea cilindracea Biv.
    Orchis brevicornis Viv.
    Ophrys bertolonl Mor.
    Aceras anthropophora R. Br.

    Euphorbia dendroides L
    Saxifraga cochlearis Rchb.
    Limonium pubescens (DC.) Kuntze
    Erica herbacea L.
    Convolvolus sabatius Viv.
    Convolvolus elegantissimus Mill.
    Gentiana asclepiadea L.
    Staehellna dubla L.

    23
    May 2009

    Le Specie più significative del Monte di Portofino.

    Sul Monte di Portofino non solo sono presenti tipi di vegetazione vari e complessi, ma si rinvengono anche molte specie importanti per il loro significato fitogeografico, sia perché si trovano in stazioni isolate disgiunte dal loro areale principale, sia perché sono endemiche sia, infine, perché sono entità che si trovano qui al limite della loro area di distribuzione. Si tratta, in genere, dl specie relitte di un’epoca molto lontana e che si sono conservate qui grazie alle particolari condizioni climatiche del Promontorio, superando le alterne vicende ambientali che si sono susseguite per migliaia di anni, arrivando fino a noi quali testimoni di una flora in altre parti completamente scomparsa.

    23
    May 2009

    Le Principali tipologie di Vegetazione.

    Portofino The Marina - Portofino Italy

    23
    May 2009

    La Macchia Mediterranea di Portofino.

    Portofino San Fruttuoso Bay Portofino Italy

    La macchia mediterranea è un tipo dl vegetazione molto caratteristico: è costituita quasi esclusivamente da arbusti sempreverdi alti fino a 3-4 metri, assai addensati tra loro, formanti a volte un intreccio inestricabile. Le specie che fanno parte della macchia sono numerose; fra esse alcune sono più frequenti e rappresentano le essenze dominanti. Poiché le varie specie cambiano in genere da una zona all’altra, essendo esse sensibili ai più svariati fattori ambientali, la macchia assume di volta in volta aspetti diversi. In generale, però, tutte le essenze della macchia sono molto sensibili al freddo, in quanto per adattamento ereditario queste piante sempreverdi hanno un periodo vegetativo molto lungo che si protrae anche in inverno; alcune, come il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) e altre, fioriscono proprio in inverno. Inoltre, queste piante manifestano particolari fenomeni di adattamento miranti a superare la lunga estate asciutta. Di solito hanno foglie piuttosto piccole, dure, con stomi infossati, per poter ridurre la traspirazione. Alcune, come il ginepro e la scopa (Etica arborea L.) hanno foglie molto piccole, squamiformi, altre sono addirittura prive di foglie; ad esempio l’asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) il quale possiede rametti brevi e piuttosto pungenti di Intenso colore verde (cladodi), che sostituiscono le foglie nella loro funzione assimilatrice.

    23
    May 2009

    Dove trovare i Fruticeti sul Monte.

    Si incontrano qua e là sul Promontorio lembi di fruticeti, formazioni caratterizzate dalla predominanza di arbusti di varia altezza. Così ad esempio in località Molini degli Olmi presso il fosso delle Zacche si trova un consorzio aGenista pilosa L.

    Questa specie predominante è accompagnata anche da Cistus salvifolius L., erica arborea, corbezzolo e qualche esemplare dl lisca.

    Altro esempio di fruticeto è il consorzio a Erica arborea L, costituito da arbusti più o meno addensati che raggiungono un’altezza variabile da un metro a un metro e mezzo. Questo consorzio si incontra a monte del sentiero Paradiso-Pietre Strette. Tra le essenze più comuni che accompagnano l’erica sono da segnalare Cistus salbvifolius L, la salsapariglia, la lisca.

    22
    May 2009

    Portofino e il suo Pino Marittimo.

    Nella parte orientale dei Promontorio, al di là della costa della Colombara, che dal Monte delle Bocche si dirige verso Punta Carega, si incontrano (o sarebbe meglio dire si incontravano, perché numerosi incendi li hanno ridotti a ben poco), boschi estesi, piuttosto fitti, di pino. Sul Promontorio di Portofino vivono tre specie di pino: pino marittimo (Pinus pinaster Alt.), pino di Aleppo (Pinus halepensis Mill.) e pino da pinoli (Pinus pinea L.).

    22
    May 2009

    Dove trovare il Castagneto

    Il castagno (Castanea sativa Mill.) appartiene normalmente all’orizzonte delle latifoglie termofile, ma avendo la possibilità dl superare inverni piuttosto freddi ed estati notevolmente calde ed essendo scarsamente sensibile a variazioni anche forti di umidità e precipitazioni, vive in Liguria in una fascia che dal mare arriva sino ai 900 m dl altitudine. A Portofino scende anche a poca distanza dal mare. Il castagno ha un aspetto inconfondibile: Il tronco cilindrico, coperto da una corteccia abbastanza chiara con screpolature formanti un reticolo, si ramifica ben presto in due o tre possenti rami, che sostengono la folta ed ampia chioma di forma tondeggiante. Uno dei castagneti più ampi ed omogenei di tutta la fascia costiera della Liguria si trova per l’appunto sul Promontorio di Portofino, dove occupa una zona vasta, che si estende sulla maggior parte del versante nord del Monte, ed è maggiormente diffuso sul versante che scende verso Santa Margherita Ligure dove raggiunge quasi il livello del mare.

    22
    May 2009

    L’albero della Carpinella

    La carpinella (Ostrya carpinhfolia Scop.), è un albero che raggiunge 8-10 m di altezza a volte più, dal tronco anello, con corteccia rosso-scura. Le foglie sono ovali col margine seghettato. All’inizio della primavera, prima della comparsa delle foglie, produce numerosi amenti penduli, di colore verde chiaro che conferiscono alla pianta, in questa stagione, un inconfondibile aspetto. La carpinellaentra molto spesso nella costituzione dei boschi misti del Promontorio, ma in certi tratti diventa l’essenza dominante sino a formare il cosiddetto carpineto. Così, ad esempio, all’inizio del sentiero delle Pietre Strette», lungo la mulattiera che dal bivio sale in vetta, e anche tra ii bivio e la località Paradiso, si trova un con- sorzio quasi puro di carpinella, con alberi alti anche dieci metri.

    21
    May 2009

    Conoscere il Monte, la Lecceta.

    Il leccio (Quercus hex L.) si trova sovente nella vegetazione mediterranea; è una pianta sempreverde, con foglie coriacee, lunghe 3-4 cm, verde-scure nella pagina superiore e grigio-chiare nella pagina inferiore. Molto probabilmente un tempo era molto più diffuso, non solo a Portofino, ma in tutta la Liguria; attualmente è presente a Portofino con individui isolati in altre fitocenosi, come nel bosco misto e nella macchia mediterranea. In quest’ultima, peraltro, rimane sempre allo stato arbustivo. Tuttavia in alcune località si rinviene qualche frammento di lecceta: infatti, lungo il versante occidentale del crinale che da località Gave sale verso il M. Brano, il leccio forma una lecceta poco estesa, ma molto omogenea e fitta costituita da individui giovani, di 10-15 m d’altezza. Al leccio si accompagnano il frassino, alcune querce, e qua e là, qualche esemplare di carpinella. Tra Gave e Paraggi, il leccio si mescola con altre piante della macchia mediterranea, come erica arborea, Rahmnus alaternus L., il mirto, il corbezzolo, il lentisco; esso rimane perciò arbustivo, raggiungendo l’altezza di circa 2 metri.

    21
    May 2009

    La coltura ad oliveto nel monte.

    Vicino ai luoghi abitati, anche in posti piuttosto scoscesi, il mantello vegetale naturale, in epoche remote, è stato disboscato e sostituito con coltivazioni. La forte ripidità del pendio ha costretto ad un notevole lavoro di sistemazione. Sono stati realizzati, infatti, dei ripiani (terrazzamenti) sostenuti da muri a secco: le cosiddette « fasce » così caratteristiche In Liguria. Su queste fasce senza dubbio predomina la coltura dell’olivo (Olea europaea L.), anche se non mancano alberi da frutta ed ortaggi. La coltivazione di questa specie, che non è tipica solo di Portofino ma è diffusa in tutta la fascia costiera ligure, è ormai perfettamente adattata all’ambiente e contribuisce non poco ad abbellire il paesaggio soprattutto quando il vento, agitando le chiome, cobra di argento tutto il versante.

    12
    May 2009

    Le grotte del Promontorio di Portofino.

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    Numerose sono le cavità naturali nel Promontorio di Portofino, tutte scavate nel conglomerato. L’origine dl queste grotte è legata all’esistenza delle numerosissime fratture anche dli grande estensione.  Gli agenti meteorici, disgregando il conglomerato hanno facilitato l’allargarsi dl queste frattture sino a dare origine a vere e proprie grotte per fenomeni pseudocarsici (cioè fenomeni simili a quelli carsici, ma in rocce non facilmente solubili). Anche il mare ha influito sensibilmente sulla formazione dl molte di queste grotte allargando direttamente o indirettamente le principali fratture. Esistono alcune grottedette dai pescatori “cannoni”, che hanno in genere almeno due aperture, in una delle quali il mare si insinua con tale violenza da produrre un rombo udibile anche a qualche chilometro di distanza.

    12
    May 2009

    Portofino, il Bosco Misto del Promontorio.

    Alcuni tratti piuttosto estesi del Promontorio sono coperti da una vegetazione formata dall’associarsi di diverse essenze arboree che costituiscono il « bosco misto », in quanto nessuna forma predomina nettamente sulle altre. Da zona a zona la frequenza delle diverse specie è assai variabile, e ciò risalta soprattutto in primavera e in autunno quando il paesaggio è movimentato dal differenti tnni cromatici delle chiome dagli alberi. Nella fascia altitudinale compresa tra 240 e 480 m dl altezza, sul versante nord-orientale del M. di Portofino, si incontra un bosco misto a castagno e a carpinella. Alle due essenze citate si aggiungono In minor numero esemplari di frassino (Fraxinus ornus L.), di nocciolo (Corylus avellana L.) di laburno (Cytisus laburnum L.).

    12
    May 2009

    La Fauna Terrestre nel Monte di Portofino.

    Il primo quadro d’insieme della fauna ligure – e non della fauna soltanto – apparve nel 1846, allorché fu pubblicata la celebre opera Descrizione di Genova e del Genovesato in particolare di Portofino. Diversi studiosi, dl particolare competenza nei vani settori del regno animale, presentarono infatti, nel citato volume, gli elenchi delle specie allora note in Liguria, completandoli con alcune osservazioni. Forse quei valenti naturalisti non sospettavano quanto profonde modifiche i loro scritti avrebbero subito, sia perché – a lunga o a breve scadenza – alcuni esponenti della fauna, come il Lupo, sarebbero scomparsi, sia perché in seguito alle successive ricerche sarebbero risultate presenti molte nuove specie.

    12
    May 2009

    Portofino, i mammiferi del Monte.

    Pochi sono i Mammiferi, sia come specie, sia come individui. Fra gli Insettivori, non manca il Riccio (Erinaceus europaeus) – del quale è superflua la presentazione – ed è stato pure osservato il Toporagno comune (Sorex araneus): questi due animaletti sono attivi soprattutto di notte e si aggirano in cerca di insetti e di altre piccole prede. I Pipistrelli si scorgono comunemente verso sera, mentre volteggiano anche presso gli abitati, ma non è oggi possibile indicare di quali specie si tratti; molto probabilmente sono rappresentati almeno i generi Pipistrellus e Myotis. Quanto ai Roditori, deve anzitutto citarsi un grazioso abitatore dei boschi: lo Scoiattolo (Sciurus vulgaris). Esso non è abbondante sul monte dl Portofino, ma talvolta possiamo ammirarne le evoluzioni sui tronchi o fra I rami degli alberi.

    20
    April 2009

    Gli Uccelli che popolano il Monte di Portofino

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    Le Marzaiole sono arrivate a Portofino

    Un grande gruppo animale che ha sempre avuto molteplici attrattive nel Monte di Portofino, non soltanto per gli zoologi, è quello degli Uccelli.  Come attesta una pubblicazione (Spanò, 1969) – ove sono enumerate 94 specie – essi sono i soli animali nei cui riguardi si siano svolte sul Promontorio di Portofino ricerche di una certa ampiezza.

    Lungo la costa si osservano naturalmente diversi uccelli marini, fra i quali primeggiano per notorietà i Gabbiani, appartenenti a specie varie; la più comune è il Gabbiano reale (Larus argentatus), riconoscibile per la notevole statura e per il becco giallo con una macchia rossa presso l’estremità. E’ stazionario, ma la sua nidificazione – probabilmente sulle impervie scogliere del lato meridionale – non è accertata.

    20
    April 2009

    I Rettili e gli Anfibi del Monte.

    Rimane da dare notizia di altre due classi dl vertebrati: Rettili e Anfibi. L’una e l’altra sono rappresentate sul promontorio da ben poche specie. Di comune occorrenza è la Lucertola dei muri (Lacerta muralis), alla quale si aggiunge il Ramarro (L. viridis), notoriamente più estraneo agli insediamenti umani. Portofino fu segnalata la occasionale presenza della splendida Lucertola ocellata (L. lepida), grande specie adorna di macchie azzurre, che per quanto riguarda l’Italia è nota solo in poche lo- calità della Riviera ligure di Ponente; per la sua rarità e bellezza, questo rettile richiede una protezione assoluta.

    20
    April 2009

    Gli Artropodi nel Monte di Portofino.

    Gli Artropodi, cioè gli animali invertebrati che possiedono zampe articolate, non hanno rivali quanto a numero di specie: queste presentano caratteri estremamente vani e sono distribuite in tutti gli ambienti.  Nella fauna del Monte di Portofino che qui ci interessa sono naturalmente rappresentati i Crostacei (Isopodi o Porcellini di terra), i Miriapodi (Mille- piedi) e gli Aracnidi (Ragni, Scorpioni, Acari), ma gli insetti sono ben più numerosi e vengono ripartiti in diversi ordini.

    20
    April 2009

    I Molluschi nel Monte di Portofino

    Alla scoperta dei molluschi del Monte di Portofino: Biodiversità nascosta e ricerca scientifica

    Sottotitolo: Un viaggio tra le specie di molluschi presenti nel territorio del Monte di Portofino e l’importanza della ricerca per la conservazione della biodiversità.

    (Introduzione)

    Portofino è universalmente nota per la sua bellezza paesaggistica e per le acque cristalline che bagnano il piccolo borgo ligure. Tuttavia, oltre alla sua vocazione turistica, la zona del Monte di Portofino rappresenta un ecosistema di grande importanza dal punto di vista della biodiversità e della ricerca scientifica. Tra i numerosi tesori naturalistici che il territorio custodisce, i molluschi del Monte di Portofino rappresentano un patrimonio di rilevanza internazionale, oggetto di studi e ricerche volte alla conservazione e alla valorizzazione di queste preziose specie.

    13
    April 2009

    Fauna e Flora Marina a Portofino

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    Una Caretta caretta di fronte al faro di Portofino

    Il tratto di mare che circonda il Monte di Portofino è sede di una fauna assai interessante, che offre variazioni qualitative e quantitative in rapporto con i diversi ambienti nei quali è distribuita. A differenza di quella terrestre, essa è stata oggetto di molteplici ricerche, soprattutto in epoca recente, per cui possediamo una documentazione sufficiente a delinearne la composizione ed i caratteri. A una serie di studi compiuti dal celebre zoologo genovese Raffaele Issele dal suoi collaboratori, una cinquantina d’anni addietro, fecero seguito quelli promossi – dopo il 1955 – dal Museo di Storia Naturale di Genova. Ove si vogliano citare anche gli animali viventi in mare aperto, si può aprire la serie con i Cetacei, rappresentati non solo da due specie di Delfini (Delphinus deiphis e Tursiops truncatus), ma anche dalla ben più rara Pseudorca crassidens comparsa a Camogli. Da quest’ultima località gli zoologi ebbero non pochi animali rari e di alto interesse, in parte incappati nella piccola tonnara situata presso Punta Chiappa.

    23
    March 2009

    Da Santa Margherita Ligure a Portofino

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    Carrozzabile Santa Margherita Ligure – Portofino – Km 5

    Una delle strade più belle e famose al mondo, questa passerella pedonale sul mare, merita una descrizione per le splendide insenature che attraversa (in una tavolozza ineguagliabile di colori, che vanno dall’azzurro del mare al verde cupo delle aghi-foglie) il Golfo del Tigullio e perché offre al turista quanto di più pittoresco esiste sino ad arrivare da Santa Margherita Ligure – passando il mercato del pesce, il porto, il Miramare – superata la baia di Paraggi, nel famoso borgo. Consigliamo di percorrere a piedi, questa pedonale a picco sul mare, molto suggestiva anche di primo mattino (essendo tutto il percorso esposto a levante) oppure al tramonto per goderne a pieno tutto il fascino.

    17
    March 2009

    Sentiero Olmi – Gave – Madonna della Neve

    Sentiero Olmi – Gave – Madonna della Neve – Santa Margherita Ligure
    Km. 4,5 – durata ore 1,40

    Il Sentiero Olmi-Gave-Madonna della Neve: Un’escursione tra boschi e panorami suggestivi nel Parco di Portofino

    Alla scoperta dell’affascinante itinerario N°21 del Parco Naturale Regionale di Portofino, un percorso che coniuga natura, storia e cultura nel cuore della Riviera Ligure.

    (Introduzione)

    15
    March 2009

    Sentiero Semaforo Nuovo – Cala dell’Oro

    Sentiero Semaforo Nuovo – Cala dell’Oro. 
    Km 3,5 – durata ore 1,30. 

    Il Sentiero Semaforo Nuovo-Cala dell’Oro: Un’avventura tra panorami mozzafiato e spiagge segrete nel Parco di Portofino

    Esploriamo l’affascinante itinerario N°11 del Parco Naturale Regionale di Portofino, un percorso ricco di storia, natura e panorami spettacolari.

    (Introduzione)

    Il Parco Naturale Regionale di Portofino è una meta prediletta da escursionisti e appassionati di natura, grazie alla bellezza dei suoi paesaggi e alla varietà dei suoi sentieri. Uno degli itinerari più suggestivi e panoramici del parco è il Sentiero Semaforo Nuovo-Cala dell’Oro (itinerario N°11), che offre ai visitatori la possibilità di immergersi in un ambiente naturale incontaminato e di scoprire luoghi di interesse storico e culturale. In questo articolo, vi accompagneremo lungo questo affascinante percorso e vi forniremo tutte le informazioni utili per vivere al meglio questa avventura.

    15
    March 2009

    Sentiero Semaforo Nuovo – Pietre Strette

    Sentiero Semaforo Nuovo – Pietre Strette. 
    Km 3 – Durata: minuti 50

    Si risale per breve tratto la mulattiera che porta a Portofino Vetta (itinerario N. 7) poi, al bivio (a destra) si prosegue lungo un sentiero ben tracciato che corre per lo più a mezza costa sul versante meridionale del Monte di Portofino. Il pendio è rivestito da piante della macchia mediterranea fra le quali si fanno notare la vistosa gra-minacea Ampelodesmos tenax, l’erica, il garofano selvatico; fra gli arbusti è particolarmente frequente il corbezzolo

    La roccia (Conglomerato di Portofino) affiora abbastanza largamente e il sentiero, nei tratti in salita, è scolpito a gradini.

    15
    March 2009

    Sentiero Paradiso – Pietre Strette

    Sentiero Paradiso – Pietre Strette. 
    Km 1,700 – Durata: minuti 30.

    Il Sentiero Paradiso-Pietre Strette: Un’escursione tra natura e panorami mozzafiato nel cuore del Parco di Portofino

    Scopriamo insieme il celebre itinerario N°9 del Parco Naturale Regionale di Portofino, tra boschi, scorci panoramici e antiche mulattiere.

    (Introduzione)

    Il Parco Naturale Regionale di Portofino è una delle aree protette più affascinanti e apprezzate della Liguria, grazie alla varietà dei suoi paesaggi e alla ricchezza della sua flora e fauna. Tra i numerosi percorsi escursionistici che si snodano all’interno del parco, l’itinerario N°9, noto come Sentiero Paradiso-Pietre Strette, si distingue per la sua bellezza e per la suggestione dei panorami che offre ai visitatori. In questo articolo, vi guideremo alla scoperta di questo percorso, illustrandone le principali caratteristiche e le attrattive che lo rendono una meta imperdibile per gli amanti del trekking e della natura.

    15
    March 2009

    Sentiero Mortola – Semaforo Nuovo.

    Sentiero Mortola – Semaforo Nuovo. 
    Km. 1,500 – Durata: minuti 40

    L’itinerario n. 8 del Sentiero Mortola-Semaforo Nuovo è un percorso escursionistico immerso nella natura, che permette di ammirare i paesaggi più belli di Portofino e dintorni. Si tratta di un’esperienza imperdibile per gli amanti della natura e della vita all’aria aperta.

    Il percorso è abbastanza lungo e presenta diversi tratti in salita, ma è adatto a tutti, anche a chi non ha particolare esperienza nel trekking. Lungo il sentiero, infatti, si possono trovare diverse panchine e punti panoramici dove potersi riposare e ammirare il panorama.

    15
    March 2009

    Portofino Mare a San Fruttuoso

    Descritto nel due tratti:

    a) da San Rocco alla località I Fornelli, Km 2
    durata: minuti 40 e nel senso oppostob) da Portofino Mare a San Fruttuoso, Km 5,800
    durata: ore 2,15.A causa della pericolosità del tratto Fornelli-pendici M.Campana-Cala dell’Oro-Costa del Termine-San Fruttuoso) questo itinerario viene sconsigliato a chi non sia pratico dl montagna.

    a) Da San Rocco .
    Si inizia sulla strada pedonale N. 3 e dopo breve tratto si piega a sinistra, su sentiero cementato, sino a Mòrtola. Indi, su terreno a fondo sassoso, scarsamente boscoso, si prosegue sino al bivio con il sentiero N. 8 (vedere descrizione) e – fra notevoli vedute panoramiche (torre belvedere a destra) – si giunge a località Fornelli, sovrastante Punta Chiappa.

    14
    March 2009

    Camogli – San Rocco – Punta Chiappa

    Mulattiera Camogli – San Rocco – Punta Chiappa.
    Km 4, durata ore: 1,15

    Tratto Camogli – San Rocco
    : si tratta dl strada mulattiera assai frequentemente gradinata, a fondo asfaltato e cementato. La strada è costretta ai lati da alti muri, delimitanti villette e giardini. Questo primo tratto pertanto è da considerarsi in funzione di penetrazione nel cuore del comprensorio. La parte terminale dl questo primo tratto porta Il turista sul piazzale della chiesa di San Rocco, punto terminale della carrozzabile Ruta – San Rocco (2,5 km).

    13
    March 2009

    Da Pietre Strette a San Fruttuoso

    Sentiero Pietre Strette – San Fruttuoso.
    Km 3, durata minuti: 45

    Il sentiero, per breve tratto ciottolato, corre in discesa con stretti tornanti su nudo terreno, fra Pinus pinea nella prima parte. Sempre in forte pendio, si scende fra olivi (alcuni, fra questi, notevoli per il grosso vecchio fusto tutto contorto). Poi, qualche « fascia semicoltivata, qualche vecchio rudere ed è in vista la torre che sovrasta San Fruttuoso.

    In questo itinerario è particolarmente abbondante una graminacea: l’Ampelodesmos tenax Link, in volgare: erba lisca), le cui foglie resistenti vengono usate per fabbricare corde e gomene. Ed eccoci scesi alla cala di San Fruttuoso, la celebre località di fama Internazionale.

    13
    March 2009

    Da Ruta a Portofino

    Strada pedonale da Ruta a Portofino Mare.
    Km 7,500, durata ore: 2,15 

    La strada pedonale ha inizio dalla chiesa parrocchiale dl Ruta. Volgendo a destra (sud), su fondo cementato e gradinato, si scavalca (non visibile) la galleria sottostante della Via Aurelia e si sale fra modeste villette (ottime vedute su entrambi i versanti). Il pendio si fa subito meno accentuato e compare il caratteristico fondo ciottolato, fra rade conifere e qualche prato. Si scorgono alcune felci: si tratta del Polypodlum vulgate. Poco più sopra, notevole un boschetto di vecchi lecci (Quercus ilex), poco prima del piccolo albergo e del museo di affreschi ricostruiti sui ruderi del vecchio Grand Hotel Portofino KuIm .

    13
    March 2009

    Introduzione al Monte di Portofino.

    Portofino Promontory of Portofino

    Le strade, che il turista può scegliere per visitare il Monte di Portofino, si possono classificare come segue:

    08
    February 2009

    La cornice ponentina del Parco Marino.

    Portofino San Fruttuoso Golfo Paradiso

    A levante di Genova si apre, in una cornice di palme, ulivi, pini e lecci, il Golfo Paradiso  sul quale si affacciano cittadine di antica tradizione marinara, oggi accoglienti centri turistici: Bogliasco, Pieve Ligure, Sori, Recco e CamogliTante perle d’un golfo che trae il suo nome dal Paradiso, un punto panoramico sul crinale occidentale del promontorio di Portofino, dal quale si ammira, nelle giornate limpide, gran parte dell’arco ligure. Al confine con Genova-Nervi si scorge Bogliasconella foto sotto, cittadina che custodisce tracce della sua lunga storia, con il suo ponte tardo medievale sorto sulle rovine d’un ponte romano nei pressi della foce del torrente Poggio, con il castello cinquecentesco, costruito per difendere II borgo dalle incursioni piratesche, con le significative testimonianze di arte e di fede delle sue chiese.  L’abitato più antico, prospiciente una piccola insenatura, e raccolto in prossimità di una breve spiaggia, che interrompe l’andamento roccioso della costa, lungo la quale si sviluppa la passeggiata a mare della nuova Bogliasco.

    30
    January 2009

    Parco Terrestre e Parco Marino

    portofino-punta-chiappa

    Il territorio del parco del Monte di Portofino che si estende per 1138 ettari, di cui 514 nel Comune di Camogli, 368 nel Comune di Santa Margherita Ligure e 256 (ossia l’intera superficie comunale) nel Comune di Portofino, e da tempo oggetto di tutela. Per salvaguardarlo fu costituito nel 1935 l’Ente Autonomo Monte di Portofinodotato di competenze passate nel 1978, al momento della soppressione dell’Eamp, allaRegione Liguria, che ha trasformato il promontorio in parco regionale. Non c’è stata soluzione di continuità tra le due istituzioni: entrambe si sono proposte di garantire la tutela e la riqualificazione dell’ambiente naturale e dei valori storico-culturali in esso racchiusi, di promuovere la conoscenza e la fruizione pubblica dei beni ambientali in forme compatibili con la loro salvaguardia, la diffusione di modelli di impiego del tempo libero improntati ad un equilibrato rapporto tra I’ambiente naturale e la componente antropica, il mantenimento delle tradizionali attività agricole del Monte e l’incentivazione delle attività artigianali.

    26
    January 2009

    Il Promontorio di Portofino

    Il Promontorio di Portofino

    Il Promontorio di Portofino

    Il promontorio di Portofino in Italia, una delle aree di maggior pregio della Liguria, si offre allo sguardo di chi giunge per terra o per mare con l’imponenza delle sue rocce, che si immergono a precipizio nelle acque. E’ una grande massa trapezioidale di circa venti chilometri quadrati, che si stacca dalI’arco ligure protendendosi nel mare aperto a formare ad ovest il Golfo Paradiso e ad est il Golfo Tigullio, a levante di Genova, capoluogo della Liguria. Due golfi di eccezionale bellezza paesaggistica, degna cornice d’un promontorio di grande interesse naturalistico e storico.

    Caratteristiche geomorfologiche