Monte di Portofino

Portofino, a World apart
23
May 2009

La Macchia Mediterranea di Portofino.

Portofino San Fruttuoso Bay Portofino Italy

La macchia mediterranea è un tipo dl vegetazione molto caratteristico: è costituita quasi esclusivamente da arbusti sempreverdi alti fino a 3-4 metri, assai addensati tra loro, formanti a volte un intreccio inestricabile. Le specie che fanno parte della macchia sono numerose; fra esse alcune sono più frequenti e rappresentano le essenze dominanti. Poiché le varie specie cambiano in genere da una zona all’altra, essendo esse sensibili ai più svariati fattori ambientali, la macchia assume di volta in volta aspetti diversi. In generale, però, tutte le essenze della macchia sono molto sensibili al freddo, in quanto per adattamento ereditario queste piante sempreverdi hanno un periodo vegetativo molto lungo che si protrae anche in inverno; alcune, come il Corbezzolo (Arbutus unedo L.) e altre, fioriscono proprio in inverno. Inoltre, queste piante manifestano particolari fenomeni di adattamento miranti a superare la lunga estate asciutta. Di solito hanno foglie piuttosto piccole, dure, con stomi infossati, per poter ridurre la traspirazione. Alcune, come il ginepro e la scopa (Etica arborea L.) hanno foglie molto piccole, squamiformi, altre sono addirittura prive di foglie; ad esempio l’asparago selvatico (Asparagus acutifolius L.) il quale possiede rametti brevi e piuttosto pungenti di Intenso colore verde (cladodi), che sostituiscono le foglie nella loro funzione assimilatrice.

La macchia del Promontorio di Portofino è formata da arbusti che in genere non superano II metro e mezzo di altezza (ma in alcuni tratti possono arrivare anche a 3-4 metri) ; possono essere presenti piante che normalmente assumono aspetto e dimensioni di alberi ma che, quando entrano a far parte di questo tipo di vegetazione, rimangono allo stato arbustivo (ad esempio il leccio). A volte si aggiungono piante a portamento arboreo come il pino da pinoli, il pino marittimo, Il pino d’Aleppo. La macchia, pur essendo stata soggetta per Il passato a taglio periodico e nonostante I numerosi Incendi, a differenza di altre cenosl vegetali profondamente modificate dall’uomo, ha conservato in buona parte l’aspetto originale. Essa occupa sul Promontorio di Portofino una zona assai estesa della quale è difficile precisare i confini, in quanto s’insinua tra gli altri tipi di vegetazione. Più o meno si estende in tutta la parte di territorio che è situato a sud della linea che congiunge Camogli, la Mortola, S. Rocco, Paradiso, Semaforo vecchio, M. delle Bocche, e da qui verso sud, lungo la linea dl confine con la pineta. Su tale estensione, tuttavia, la macchia mediterranea non è omogeneamente distribuita, né è costituita dalle stesse essenze principali. Lungo le pendici meridionali del Monte, tra Punta Chiappa e Punta Carrega, la mac- chia mediterranea è nel suo pieno sviluppo.

Infatti verso Punta Chiappa le specie più diffuse sono l’erica arborea, Pistacia lentiscus L., Calycotome spinosa Link, Rhammus alaternus L., accompagnate da altre specie. Nella Cala dell’Oro, e nella parte bassa della Valle di S. Fruttuoso, la macchia è più eterogenea, e, accanto all’anca e al corbezzolo si trovano il lentisco (Pistacia Ientiscus L.), il terebinto (Pistacia terebinthus L.), il mirto (Myrtus communis L.), il ginepro (Juniperus oxycedrus L.), la ginestra (Spartium junceum L.), il lillastro (Phillarea angustlfolia L) e altre specie come CIstus salvffolius L., Qenista pilosa L. Alle piante suddette si aggiungono liane come la salsapariglia » (Smilax aspera L.) dal bei frutti sferici rosso vivo e dalle spine minutissime che si fanno subito notare da chi si avventura fuori dal sentieri, e Il caprifoglio (Lonicera implexa Alt, e Lonicera etrusca Savi). Inoltre si rinvengono anche alcune specie non esclusivamente mediterranee, sarmentose o rampicanti come Il rovo (Rubus ulmifolius Schott) e l’asparago selvatico. Tutte queste essenze, mescolandosi alle altre, formano un intreccio così fitto e impenetrabile che raramente permette lo sviluppo della vegetazione erbacea. Lungo le pendici occidentali del Monte la macchia non è ben individuata, e si nota una mescolanza tra l’essenza e gli altri tipi di vegetazione. In complesso, lungo questo versante si osserva un progressivo passaggio dalla zona più umida ed ombrosa del versante settentrionale del Promontorio, alla zona più soleggiata e calda dove predominano specie sclerofile o spinescenti. Soprattutto verso Punta Chiappa ma anche altrove, dove la macchia è più rada e degradata e il terreno è roccioso e dirupato si notano i fitti cespi e le grandi infiorescenze di lisca che rendono caratteristico il paesaggio.

Portofino, un Mondo a parte.